Cè anche la compagna del candidato sindaco del centrosinistra Giuliano Pisapia tra gli inquilini delle case doro «svendute» dal Pio Albergo Trivulzio. Patrimonio pubblico lasciato alla comunità per aiutare i più poveri e che, invece, finisce nelle mani dei soliti raccomandati. Come nel caso della giornalista di Repubblica. Brava ma smemorata dato che vive da 23 anni in un appartamento in pieno centro, in corso di Porta Romana, a prezzi non proprio di mercato. Ma raggiunta al telefono dichiara di non ricordare né la metratura, né soprattutto limporto di un affitto che non raggiunge nemmeno lontanamente le cifre riservate dal mercato immobiliare ai comuni mortali. Vive ancora lì? «Sì ma ho disdetto il contratto». Come mai vive in una casa del Pio Albergo Trivulzio? «Beh, come tutti quelli che ci abitano a Milano». Risponde. Come, ad esempio, lex assessore della giunta Albertini Guido Manca che per un appartamento in pieno centro in via Santa Marta, spende appena 5.015,64 euro allanno di affitto.
Mai proposto allente di aggiornare lequo canone? «No, perché dovrei? Sono inquilino da 23 anni, ero bisognoso e lo sono ancora». Bisognoso? «Non ho una casa di proprietà».Ma, intanto, la Fondazione Policlinico ha deciso di adeguarsi al pronunciamento del Garante e renderà pubblici gli elenchi degli affittuari.
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