da Kabul
Dopo una lunga, e spesso frustrante, lotta contro la droga, lAfghanistan è riuscito in molte regioni ad azzerare la produzione di oppio. Come è accaduto nella provincia settentrionale di Balkh dove, grazie a unintensa campagna contro il papavero lanciata dal governatore, gli agricoltori hanno abbandonato questo tipo di coltivazione. Un successo, insomma. La provincia, infatti, è stata dichiarata, assieme ad altre 12, «zona libera dalloppio», tanto da meritare un premio di diversi milioni di dollari come aiuto allo sviluppo (finanziamenti internazionali, naturalmente). Non tutti sanno però che la maggior parte degli agricoltori ha deciso di sostituire i papaveri da oppio con unaltra coltivazione: la cannabis, la pianta da cui si ricavano la marijuana e lhashish. Nelle vallate della provincia di Balkh, fino a due anni fa, unarea di 11mila ettari era coltivata a papaveri da oppio; ora, secondo un rapporto delle Nazioni Unite, la cosiddetta «zona libera» è stata invasa da milioni di piantine di cannabis. Certo, marijuana e hashish sono stupefacenti considerati leggeri, ma sempre di droga si tratta.
Sebbene loppio afghano raggiunga ancora livelli record di produzione, dallo studio delle Nazioni Unite emerge che le coltivazioni di cannabis sono cresciute del 40 per cento nel Paese, passando da 50mila a 70mila ettari negli ultimi dodici mesi. Questa paradossale riconversione dellagricoltura ha una ragione precisa: la convenienza economica. Marijuana e hashish sul mercato valgono meno delloppio a parità di peso, ma la resa dei terreni coltivati a cannabis è doppia. E non solo. Queste piante non necessitano di cure particolari e crescono praticamente da sole. Se poi, come è accaduto nella provincia di Balkh, ci sono anche cospicui sostegni finanziari per gli agricoltori diventa unimperdibile occasione.
In ogni caso, lindustria delloppio è tuttaltro che debellata, i numeri dellOnu parlano chiaro: il 2007 sarà un nuovo anno record per lAfghanistan, che produrrà 8.200 tonnellate doppio contro le 6.100 dello scorso anno.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.