Afghanistan, kamikaze si fa esplodere a Farah: almeno 15 le vittime

Un attentatore suicida si è fatto esplodere questa mattina nel centro di Farah, nel sudovest del paese. Il bilancio della strage, secondo quanto riferisce la polizia locale, è di quindici vittimee una trentina di feriti

Afghanistan, kamikaze 
si fa esplodere a Farah: 
almeno 15 le vittime

Milano - Ancora paura in Afghanistan. L'ennesimo attentato ha scosso il Paese, all’indomani della cerimonia di insediamento del presidente rieletto Hamid Karzai, che incassa il "no" dell’ex sfidante Abdullah Abdullah ad un percorso di riconciliazione nazionale.

A Farah, sede della base più avanzata dei militari italiani in Afghanistan, un kamikaze a bordo di una motocicletta si è fatto esplodere nei pressi di un affollato mercato: almeno 15 i morti, tra cui un ufficiale di polizia, e 31 i feriti, tra i quali molti bambini. I soldati Isaf non sono rimasti coinvolti nell’attentato, ha precisato un addetto stampa dell’Alleanza, citato dall’agenzia Reuters.

Farah si trova a circa 200 chilometri da Herat, il capoluogo della regione ovest, posta sotto comando italiano. Si tratta della provincia più meridionale dell’area, al confine con il sud dell’Afghanistan, dove i combattimenti tra le forze Nato e i talebani sono più numerosi. Intanto, l’ex ministro degli Esteri Abdullah ha rigettato l’apertura del presidente, che ieri nel corso del discorso di investitura aveva auspicato la riconciliazione nazionale. Secondo l’ex sfidante di Karzai, la proclamazione della vittoria da parte della commissione elettorale è illegittima. «Karzai è stato dichiarato vincitore sulla base di una decisione illegale. Per questo non abbiamo partecipato alla cerimonia di insediamento», ha detto Abdullah intervistato da Noor tv. «La base dei nostri colloqui con Karzai è sempre stata quella dei programmi, che differiscono molto tra loro.

Quello che ha fatto Karzai negli ultimi otto anni non concede alcuna speranza per un miglioramento della situazione», ha aggiunto. Abdullah è stato il principale sfidante di Karzai: la sua rinuncia a partecipare al ballottaggio del 7 novembre scorso ha di fatto spianato la strada del secondo mandato per il presidente rieletto.

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