Agenti in pensione all’Einstein e al Carducci

Sicurezza a tutto campo. Dalle scuole ai quartieri a rischio. Così davanti al Carducci e all’Einstein, licei sotto il tiro dei bulli, arrivano i poliziotti in pensione e nei quartieri più a rischio il Comune manda cinque camper dei «suoi» ghisa. In garage, non erano mai rimasti. Venivano usati per consegnare la posta tra un comando e l’altro, per le rilevazioni dell’inquinamento atmosferico. Cose che con la sicurezza hanno poco a che vedere, ma quei dodici camper, inaugurati cinque anni fa dall’allora assessore alla Sicurezza Guido Manca come veri e propri «avamposti mobili sul territorio» della polizia municipale, con una velocità massima di 30 chilometri all’ora e un’autonomia di cento chilometri, dato che erano alimentati a pannelli solari, rischiavano di bloccarsi a metà di un inseguimento. Da oggi, invece, almeno per cinque - poi seguiranno gli altri - comincia la vera storia di «Security Point». Il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato li ha fatti «rigenerare»: stazioni mobili della polizia municipale, per garantire la sicurezza e il controllo della città, «a partire da aree come la stazione Centrale, viale Padova, i quartieri popolari - spiega De Corato -, ma saranno in giro 24 ore su 24 e la destinazione verrà decisa a seconda delle esigenze, e seguendo la mappa del rischio». All’interno, le tecnologie più sofisticate: dal sistema di controllo che permette di rilevare eventuali infrazioni e atti criminali trasmettendo direttamente alla centrale filmati e immagini, alle telecamere che potranno essere usate per filmare attività commerciali irregolari o al sistema di riconoscimento automatico delle impronte digitali.
In cima ai camper, un grosso cartello con la scritta «Polizia municipale», perché i mezzi «devono essere immediatamente riconoscibili dai cittadini - spiega il vicesindaco -, vogliamo che si avvicinino per fare segnalazioni. Anzi, settimanalmente potremo spostare i camper a seconda delle richieste».
Da questa settimana un nuovo incarico anche per i poliziotti in pensione, che hanno il compito di tenere d’occhio gli istituti superiori Giosuè Carducci e Albert Einstein. Dopo gli episodi di bullismo tra studenti che si sono verificati nei due licei, il Comune ha chiesto il supporto delle associazioni dei poliziotti in congedo che già fanno monitoraggio all’esterno di 46 scuole.

Un’attività volontaria cominciata il 15 ottobre, dopo il nulla osta di provveditorato, questura e prefettura, e che ha già portato «dei buoni risultati», assicura il vicesindaco Riccardo De Corato. La loro azione, spiega, «contribuisce alla prevenzione di spaccio di droga e comportamenti illegali durante l’orario scolastico, ed è utile anche nella lotta al bullismo».

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