È arrivato lautunno, le lunghe passeggiate al mare e le spensierate giornate allaria aperta rimangono un lontano ricordo. Ma molte famiglie nemmeno in questo periodo dellanno rinunciano a un week-end a contatto con la natura. Percorsi naturalistici nelle campagne e itinerari gastronomici colorano i fine settimana di molti romani. Il boom delle prenotazioni in agriturismo conferma il trend. Vuoi per lo stress cittadino, vuoi per il buon rapporto qualità-prezzo-relax offerto dalle vacanze campagnole, le oltre 500 aziende agrituristiche presenti nel Lazio registrano un andamento positivo per la stagione. Per la Coldiretti, a spingere i turisti nel verde cè sicuramente la volontà di allontanarsi dal caos quotidiano delle città e di trascorrere il tempo libero allaria aperta, ma anche la voglia di gustare i sapori del territorio negli agriturismi dove sono più radicate le tradizioni alimentari ed è ancora possibile gustare autentiche specialità regionali realizzate con ingredienti genuini e ricette uniche del territorio. Ma oltre alla buona tavola, una delle ragioni principali per scegliere lagriturismo è anche la costante crescita dellofferta di programmi ricreativi come lequitazione, il tiro con larco, oppure attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici. Tra i clienti non mancano gli stranieri (25%) e i giovani (55%) con età compresa tra i 18 e i 35 anni, grazie a un notevole miglioramento del settore, che è in grado di offrire servizi diversificati. Per quanto riguarda i prezzi, di campagnolo cè rimasto ben poco. Piscine, idromassaggi, saune sono il nuovo look delle aziende agricole. Per questo, il costo per una notte può arrivare anche ai 90-110 euro a coppia. La nuova richiesta turistica, negli ultimi periodi ha fatto lievitare anche il numero di aziende agrituristiche nel Lazio. Fino a pochi anni fa, il trend era quasi sconosciuto al nostro territorio. Ora la nostra regione è la più agguerrita concorrente della Toscana, questultima regina del settore.
A livello provinciale è Roma a guidare la classifica con oltre 250 aziende agrituristiche, ma a fare la parte del leone è senza dubbio la provincia di Viterbo, che vede la presenza di 228 aziende e un crescente numero di turisti che preferiscono la verde Tuscia.Agriturismo: il Lazio (con 500 aziende) insegue la Toscana
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.