Ahmadinejad: «Nessuno potrà fermare il nostro cammino»

Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, criticando gli Stati Uniti per aver cercato di fermare il programma nucleare iraniano, ha presentato una nuova centrifuga che, secondo i funzionari, è in grado di accelerare il processo di arricchimento dell’uranio. Non è tuttavia chiaro quando questa nuova tecnologia potrà diventare operativa, fatto che segnerebbe effettivamente un importante cambiamento della situazione.
Il presidente americano Barack Obama, che spinge perché siano imposte nuove sanzioni Onu a Teheran, pur avendo riconosciuto che misure del genere potrebbero non funzionare, si è detto convinto che col tempo la pressione della comunità internazionale potrebbe spingere l’Iran a rivedere i suoi progetti in tema di nucleare.
Ahmadinejad, in un discorso per celebrare la giornata annuale del nucleare, ha definito il trattato di riduzione degli armamenti che Obama ha firmato giovedì con la Russia «una sceneggiata» che nasconde le sue vere intenzioni.
«Riteniamo che le armi nucleari siano contro l’umanità», ha detto il presidente iraniano nel corso di una cerimonia durante la quale ha presentato la centrifuga. «Il cammino dell’Iran verso il nucleare è irreversibile. Lo Stato islamico ha raggiunto un nuovo traguardo, e nessuna potenza può dissuaderlo dal procedere a piena velocità verso l’energia nucleare pacifica».
Come è noto, i Paesi occidentali e Israele, al centro delle continue esplicite minacce di Ahmadinejad contro la sua stessa esistenza, temono che l’Iran punti a sviluppare armi nucleari, mentre Teheran sostiene che il suo programma è completamente pacifico.
Da Washington, il portavoce del Dipartimento di Stato P. J. Crowley ha replicato che l’ultima «spacconeria» dell’Iran riguardo alle sue capacità nucleari potrebbe rafforzare la spinta per le sanzioni Onu. Un programma nucleare pacifico - ha obiettato - non avrebbe bisogno di centrifughe più veloci.


«Dobbiamo concludere che l’Iran ha intenzioni nefaste con il suo programma nucleare, ed è espressamente per questo che continuiamo a lavorare con la comunità internazionale su ulteriori misure e sanzioni: per dimostrare all’Iran che ci saranno conseguenze se non rispetta i suoi obblighi».

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