Ai Pomeriggi Kaukonen il re del blues acustico

Non solo Nick Cave oggi al Dal Verme; alle 18.30 infatti parte la rassegna «Music Club. Acoustic 2009», premiata l’anno scorso da un buon successo per l’inedita accoppiata grande musica e aperitivo. Si parte con il blues e i suoni acustici di Jorma Kaukonen, supervirtuoso della chitarra. Più o meno quarant’anni fa lasciò il colorito carrozzone psichedelico dei Jefferson Airplane per un sano ritorno alla tradizione. Prima fondando gli Hot Tuna (con l’ex Airplane Jack Casady, marchio con cui ha pubblicato una trentina di album, alcuni elettrici ed altri acustici, tra cui si ricorda l’antico capolavoro Quah)poi proseguendo da solista sulle strade del rag, del blues, del folk suonato con impeccabile tecnica e tanto cuore, da vero allievo del mitico reverendo Gary Davis, singolare predicatore con la chitarra che, con brani come I Am the Light of This World e Cocaine (non quella di JJ Cale, ma un blues molto più antico e drammatico)ha influenzato decine di chitarristi bianchi.
Conservatore ma allo stesso tempo innovatore, Kaukonen sperimenta nell’ampio alveo della musica del diavolo, sia ai tempi degli Hot Tuna (in cui ospita personaggi come il violinista Papa John Creach)sia da solista. Stasera (come è capitato sovente in Italia) suona in coppia con il mandolinista Barry Mitterhoff (qualche anno fa sono venuti in trio con Casady), artista che ben conosce a fondo la musica popolare pur lavorando con orchestre sinfoniche e con il New York City Ballet.

Una coppia esplosiva che viaggia dai sofisticati intrecci strumentali di Red River Blues (dove Mitterhoff alterna il mandolino alla chitarra tenore a quattro corde) al classico di Davis Hesitation Blues (inciso su Quah) in una moderna ed elaboratissima versione. Un viaggio nella musica popolare americana giocato sulla sobria eleganza del folk. Il tempo non passa quando si ha la classe e amore sviscerato per le proprie radici.

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