Albanesi tentano di rapinare un tassista I suoi colleghi li accerchiano e li fermano

Una collaborazione davvero speciale quella dell’altra notte che ha visto da una parte i poliziotti delle volanti Tevere e Genova del quarto turno della centrale operativa della questura insieme ai colleghi della Monforte bis del commissariato «Monforte-Vittoria», e dall’altra la centrale del radiotaxi. Il risultato concreto è stato l’arresto di due albanesi che avevano rapinato un tassista e ne avevano già assalito un secondo.
Tutto è cominciato intorno alle 2.45, quando tre albanesi sono saliti su un taxi in via Palmieri (quartiere Spaventa) e hanno chiesto al tassista di portarli verso Rozzano. Durante il tragitto, però, i tre hanno cercato di intimorire il guidatore raccontando che erano appena usciti di prigione e che avevano una pistola. Poi, una volta fermi, hanno stretto la cintura di sicurezza al collo del tassista, gli hanno puntato un oggetto di metallo alla testa e gli hanno intimano di consegnare il cellulare e i soldi che aveva, 150 euro. Infine sono scappati a piedi.
Il tassista, di 45 anni, ha informato dell’accaduto la centrale dei taxi, che ha informato a sua volta la polizia e gli altri tassisti. Così, quando i tre sono saliti su un secondo taxi, alle 3.40 in via Ripamonti, e hanno tentato una seconda rapina, il tassista, un 39enne, ha schiacciato il pulsante anti-rapina e, facendo finta di parlare con un amico alla radio, ha comunicato le sue coordinate. La polizia ha dato la caccia al taxi con dentro i rapinatori e lo ha localizzato in via dei Fontanili.


Qui gli albanesi hanno tentato la fuga a piedi, ma solo uno è riuscito a scappare: gli altri due, entrambi 19enni e con precedenti per furto e sfruttamento della prostituzione, sono stati arrestati con l’accusa di rapina aggravata.

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