Gli alberi abbattuti ora hanno l’anagrafe

In Lombardia non c’è foglia che cada senza lasciare traccia. Sembra un adagio orientale. In realtà è la filosofia del sistema informatico della Regione Lombardia che registra ogni abbattimento di albero che sia uno. Grazie alla procedura completamente informatizzata di denuncia di taglio dei boschi, è possibile avere una fotografia molto nitida di quel che succede all’interno delle foreste del nostro territorio. Dopo un triennio di sperimentazione, oggi è possibile fare un primo bilancio: sono state presentate 64.187 denunce di taglio di alberi, equivalenti al prelievo di 1,7 milioni di metri cubi di legname distribuito su oltre 26mila ettari di territorio. Il 49,3 per cento della massa è prelevata a quote inferiori ai 600 metri, il 28,1 per cento tra i 600 e i mille metri e soltanto il 22,6 per cento oltre i mille metri.
Nell’anagrafe virtuale degli alberi, emerge anche che la specie più richiesta è la robinia, seguita da castagno, abete rosso, faggio e carpino nero.

«La Lombardia - spiega l’assessore regionale ai Sistemi verdi e Paesaggio Alessandro Colucci - è la prima Regione italiana ad adottare procedure completamente informatizzate, che stanno contribuendo a semplificare le procedure e ad accorciare i tempi di denuncia e di raccolta dei dati».
Ciascuna richiesta di taglio può essere compilata presso gli operatori abilitati e il sistema è stato notevolmente semplificato.

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