Monica Bottino
da Genova
Cè la rosa che cresce in una tazzina da caffè. E si possono ammirare lalbero che arriva dal giurassico o il baobab nano da tenere in salotto e da tramandare ai posteri... con qualche difficoltà, visto che vive fino a mille anni. Euroflora, la più grande rassegna europea dedicata ai fiori e alle piante di tutto il mondo che nelledizione del 2001 aveva condotto a Genova 673mila visitatori, è tutta costruita sui paradossi che la Madre Natura crea e che lamore delluomo - a volte - riesce addirittura a perfezionare. E così nel quartiere fieristico del capoluogo ligure, preso già dassalto da migliaia di visitatori, si possono ammirare (fino al primo maggio) gigantesche cascate dacqua di 36 metri, boschi di felci millenarie, esplosioni di quattromila azalee che sembrano sfiorare il cielo come fuochi dartificio alti quindici metri. E, al contempo, le meraviglie minuscole come i bonsai centenari, o la delicatissima «erba dellimmortalità», la «Gynostemma pentaphyllum» alla quale la medicina cinese riconosce molteplici proprietà terapeutiche come la capacità di rallentare linvecchiamento, aumentare il vigore, aiutare la digestione, ridurre gli attacchi di panico e calmare i nervi.
Il tema conduttore di Euroflora 2006, un giardino incantato di 15 ettari, è lacqua. Che scende di volta in volta con la forza di una cascata o con la grazia di un ruscello, e sembra gridare, sempre, che è una risorsa indispensabile, ma non inesauribile: un bene che va difeso. E dallacqua nasce la Vita, quella degli straordinari esemplari di piante che incantano il visitatore. Perché visitare Euroflora è come fare il giro del mondo. Ottocento tra i maggiori produttori mondiali di piante e fiori provenienti da 16 Paesi dei cinque continenti presentano tutte le novità create negli ultimi anni, insieme alle produzioni regionali tipiche italiane che si rincorrono come una gara di giardini. Tra le novità cè il «Wollemi Pine» australiano, lalbero giurassico presentato in anteprima europea, una conifera che risale a 200 milioni di anni fa: alcuni esemplari furono scoperti in una gola dimenticata del deserto australiano nel 1994 e da allora sono stati riprodotti con successo per essere commercializzati. Sempre dallaltra parte del mondo arrivano le orchidee al silicio create in cinque colori da un ibridatore giapponese: anche queste piante, corredate da un sacchetto di silicio, vengono vendute nella parte destinata al mercato, punto di passaggio obbligato dopo la visita alla mostra.
Il fiore per eccellenza è la rosa. E anche in questa edizione di Euroflora la rosa è regina. Impossibile non restare colpiti dalla più piccola al mondo, la rosellina che cresce e fiorisce dentro una tazzina da caffè. Ma il pubblico resta conquistato anche dal candore della Rosa Mystica, dedicata dal Vaticano alla Madonna: un fiore dal profumo intenso creato dal floricoltore ligure Antonio Marchese in occasione del 150° anniversario della proclamazione del dogma dellImmacolata Concezione. A Euroflora si può ammirare nello stand del Vaticano in un bouquet di seimila boccioli tenuto a battesimo dallattrice Claudia Koll. Al mercato del padiglione B, poi, una piantina si può acquistare a 8 euro. Spettacolare la palma a sette bracci, che sprigiona un fascino del tutto tropicale, mentre per i curiosi segnaliamo il «Podocarpus Macrophillus», un sempreverde a forma conica arrivato a Genova direttamente dalla Florida in container refrigerati lunghi 12 metri: è diventato un «must» nei giardini di Miami dopo che a sceglierlo fu lo stilista Gianni Versace. Per averlo basta aspettare qualche mese, quando sarà disponibile sul mercato europeo. Suggestiva anche la passeggiata sulle banchine del porto «Old America» dove si possono ammirare le imbarcazioni che anticamente trasportavano le spezie e frutti sconosciuti tra il Nuovo e Vecchio continente. Qui è ormeggiato anche «Royono», la goletta di 21 metri appartenuta a John Kennedy che ospitò Marilyn Monroe.
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