Albisola, dove regna il degrado

Il Comune di Albisola Superiore non crede nel turismo. O, almeno, questa è l’impressione che si ricava passeggiando per la cittadina che ultimamente è immersa nel degrado. Andiamo con ordine. Chi arriva con il treno ha subito un primo - più che negativo - biglietto da visita: scritte ovunque, panchine in pessimo stato, cattiva pulizia e il bagno impraticabile da tempi molto lunghi «causa lavori». Inoltre la stazione è piena di barriere architettoniche. Nella passeggiata poi ci si accorge della trascuratezza della segnaletica a terra (stop e strisce pedonali cancellate dal tempo, lo stesso vale per le molte zone parcheggio ad esclusione, ovviamente, di quelle a pagamento) marciapiedi in condizioni pessime, cassonetti strapieni (soprattutto quelli della raccolta differenziata) e cattiva pulizia delle strade. All'inizio di via XXV Aprile il marciapiede nuovo crea problemi negli incroci soprattutto nel punto in cui via San Pietro si collega all'Aurelia causa difficoltà a girare a destra poiché il marciapiede è stato allargato. Nel centro storico (via IV Novembre)sono stati buttati 24 mila euro per messa in sicurezza pavimentazione che era stata appena rifatta, lavoro affidato ad uno «scalpellino toscano». Ecco poi «Piazza del buon gusto» con le scritte sui muri e la bandiera blu 2006 logora. Poco più avanti l'ufficio delle informazioni turistiche è chiuso definivamente ma pieno di scritte. È stato smantellato per far posto ad un'attività turistico-commerciale e il bando per presentare offerta scade in questi giorni.
Proseguendo sulla passeggiata in direzione Celle altre scritte sui muri e una bella fontana decorata con un motivo floreale, ma senza rubinetto. Il Museo della Ceramica è in condizioni di totale abbandono da molti mesi. Inoltre sono presenti aiuole distrutte da tempo e luogo le strade a farla da padrona è la parietaria.


Questa è l'immagine di Albisola, mitica città della ceramica, che vive ormai in una situazione di degrado: i cittadini attendono dall’amministrazione quei segnali di cambiamento per riportarla a una vera vocazione turistica.

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