Alemanno chiama, Rutelli nicchia. Ma lancia qualche segnale interessante verso il Pdl in vista delle prossime elezioni regionali. «Devo dire che sono giunti finora più messaggi di attenzione dal centrodestra che dal centrosinistra», dice il leader dellAlleanza per lItalia smarcatosi dal centrosinistra dopo una militanza ultradecennale e ora in cerca di apparentamenti. Rutelli si riferisce anche allamo lanciato poche ore prima dal sindaco di Roma: «Unalleanza con Alleanza per lItalia - le parole di Gianni Alemanno, che sconfisse proprio Rutelli nella corsa al Campidoglio nella primavera del 2008 - non è da escludere anzi ci farebbe molto piacere per allargare ulteriormente lo schieramento attorno a Renata Polverini». «Il problema di fondo - ha poi aggiunto linquilino del Campidoglio - è che si tratta di situazioni ancora molto calde: Rutelli è appena uscito dal Pd e quindi, dal suo punto di vista, lo schieramento dovrà fare unattenta valutazione. Deve essere chiaro che da parte nostra le porte sono aperte».
Rutelli ringrazia ma prende tempo. E non sceglie - per ora - né Renata Polverini né Emma Bonino. Piuttosto attende da entrambe le candidate risposte concrete alle questioni poste da Alleanza per lItalia su sanità, ambiente, rifiuti e mobilità urbana. «Chiederemo a chi si candida - ha detto Rutelli ai cronisti a Palazzo Madama - cosa vuole fare per ridurre il debito in sanità, sui rifiuti, le opere pubbliche e la mobilità. Finora abbiamo sentito dichiarazioni vaghe, zero via zero, ci aspettiamo risposte di merito dai due candidati e poi valuteremo». Di sicuro il senatore non è entusiasta delle due coalizioni assemblate dalle candidate, entrambe di impronta tradizionale: da un lato Polverini che «ha messo dentro Storace», dallaltro «guardo con sorpresa a unimpostazione tradizionalista». Per il leader dellApi però è «surreale» il dibattito in corso: «La sanità del Lazio è sprofondata in un debito di 10 miliardi di euro, con la giunta di Storace. La giunta Marrazzo lo ha accresciuto di ulteriori 1,7 miliardi. Come se ne esce? Né Polverini né Bonino hanno fin qui indicato una via duscita. Questo è un problema. E invece di che si parla? Parliamo di aborto, questione risolta 35 anni fa, e di quoziente familiare in Lazio, invece di parlare di lavoro, sanità, opere pubbliche. Tutto questo lo trovo francamente surreale».
E mentre Alemanno annuncia un incontro con il prefetto a stretto giro «per elaborare una strategia sulle affissioni durante la campagna elettorale», Renata Polverini incassa ladesione, nella sua lista civica, di Luigi Abate, direttore regionale del Lazio dei Vigili del Fuoco, che, dopo un incontro con la candidata presidente, ha deciso di «condividere la sua lunga esperienza nel campo della sicurezza e della gestione delle emergenze».
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