Alemanno: «Stiamo risarcendo le periferie»

«Abbiamo dato una risposta che era attesa da trent’anni». Era soddisfatto ieri il sinda co Gianni Alemanno in occasione della riapertura alla circolazione del tratto di via Collatina compreso tra l’incrocio con via dell’Acqua Vergine e lo svincolo con via di Salone. I lavori, durati solo due mesi rispetto ai sette previsti inizialmente e costati 2,792 milioni di euro, dovrebbero rendere più scorrevole un tratto di strada lungo circa un chilometro che prima era spesso interessato da pesanti rallentamenti: la carreggiata è stata allargata da 6 ad 8 metri e contemporaneamente si è proceduto al rifacimento del manto stradale. Inoltre sono stati realizzati interventi per facilitare lo smaltimento della acque e predisporre l’impianto di illuminazione. All’altezza dello svincolo con via di Salone è stata costruita una rotatoria.
Via Collatina è l’unica strada che collega gli abitanti di una vasta zona della periferia orientale al Grande Raccordo Anulare e al centro della capitale. I quartieri collegati sono i piani di edilizia residenziale di Ponte Nona, Lunghezzina, Castelverde, la Convenzione E1 di Ponte Nona, i piani particolareggiati di Castelverde, Corcolle e Case Rosse, con un bacino di utenza di oltre 100mila cittadini e con punte di flussi giornalieri di 12mila veicoli.
All’inaugurazione ha partecipato anche l’assessore ai Lavori Pubblici Fabrizio Ghera, che ha annunciato che ci saranno altri interventi in un’altra area della Collatina, per la quale dovranno convergere i risarcimenti per i fondi dell’Alta Velocità. Il Comune incontrerà a breve il presidente della Rfi per ricevere i fondi necessari alle altre opere a sostegno delle iniziative comunali. Presenti anche il presidente dell’VIII municipio Massimiliano Lorenzotti e il presidente della Commissione Urbanistica del Comune Marco Di Cosimo, il quale ha riferito che «si sta studiando un collegamento da via delle Acque Vergini al Raccordo Anulare».
Ma torniamo al sindaco, che ha allargato l’orizzonte, parlando di un «un’opera di vero e proprio risarcimento delle periferie dandogli tutti i servizi che mancavano fino a ora, vogliamo farlo in tutti quei quartieri dove è necessario». «Abbiamo fatto una delibera sull’opera a scomputo e una sulla convenzione tipo - ha proseguito il sindaco -. Si sta lavorando per riportare e sbloccare risorse significative per l’urbanizzazione delle periferie.

Finora il problema non era la mancanza di fondi, ma la mancanza di atti amministrativi e burocratici che non permettevano di realizzare l’urbanizzazione. La periferia romana è cresciuta senza le necessarie opere di urbanizzazione, facendo le case senza i servizi indispensabili attorno».