Dopo un buon 2008 in cui il fatturato ha tagliato il traguardo dei 257 ml di euro, escluso il business diagnostico ceduto in corso d'anno, Alfa Wassermann ha chiuso il 2009 con un fatturato in aumento del 9% a 280 milioni di euro e un Ebitda in crescita del 46% a 67,7 milioni di euro, pari al 25% del fatturato di Gruppo.
A fronte del consolidamento del mercato italiano che continua a risentire delle pesanti misure di taglio dei prezzi delle specialità farmaceutiche, come quelle contenute nel cosiddetto "Decreto Abruzzo", lo sviluppo internazionale di Alfa Wassermann ha fatto registrare una progressione del 24% portando così il fatturato generato fuori dal territorio domestico ad oltre 118 milioni di euro.
«I Paesi in cui la Società ha ottenuto il più alto tasso di crescita - spiega l'amministratore delegato Stefano Golinelli - sono quelli in cui ha investito nell'apertura di filiali locali ed è presente con proprie organizzazioni: la Russia, dove il fatturato è addirittura triplicato; e poi la Cina, a +57%; la Romania, +36%; la Polonia, +33%; la Spagna, +9%; il Portogallo, +5%".
"Anche sul fronte dello sviluppo dei nostri prodotti nell'anno trascorso sono stati raggiunti importanti risultati - prosegue Golinelli. - Infatti l'FDA ha approvato una nuova importante indicazione terapeutica per la nostra specialità Xifaxan, commercializzata negli Stati Uniti su licenza di Alfa Wassermann dalla società Salix Pharmaceuticals, Inc.".
"Nel 2009, a quattro anni dal lancio, Xifaxan ha fatturato sul mercato americano circa 120 milioni di dollari. Analisti indipendenti hanno stimato che Xifaxan potrà triplicare questo fatturato grazie alla nuova indicazione terapeutica, che Alfa Wassermann estenderà a tutti i paesi in cui è presente direttamente o tramite distributori locali."
"Questi risultati ci confortano - continua Golinelli - nel perseguire con determinazione la nostra strategia di crescita: ricerca con focus sullo sviluppo clinico, consolidamento della posizione competitiva in Italia, sviluppo internazionale con l'allargamento della presenza diretta in Europa e nei paesi emergenti."
La significativa performance economica ha consentito di generare cassa per finanziare investimenti per oltre 18 milioni di euro. In particolare in due anni sono stati investiti nello stabilimento di Alanno (Pescara) quasi 10 ml di euro, confermando la volontà di Alfa Wassermann di mantenere un forte radicamento industriale in Italia.
"L'obiettivo che ci siamo posti per il 2010 - afferma infine Golinelli - è di superare il traguardo dei 310 milioni di euro.
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