Alfano: «Presto la legge sulle intercettazioni»

Roma. Il governo presenterà presto un disegno di legge per regolamentare l’uso delle intercettazioni, «a tutela della privacy e per razionalizzare il sistema delle centrali d’ascolto», che oggi assorbe il 33% della spesa per la giustizia in Italia. Lo ha annunciato ieri, davanti alla commissione Giustizia della Camera, il Guardasigilli Angelino Alfano. Il ministro ha spiegato i primi obiettivi che si è prefissato: «Non sono più rinviabili gli interventi per ridurre la durata dei processi. E a proposito di effettività della pena, non si può non condividere la necessità di riformare la legge sulla prescrizione».
Alfano ha ricordato i 4.925.850 procedimenti in corso in Italia, espressione di «un’incertezza del diritto» che determina «una scarsa attività degli investimenti stranieri».

Per questo, un altro obiettivo centrale «è portare a termine la riforma dei codici entro la fine della legislatura» e «rafforzare le distinzioni in magistratura, così come avviene in tutta Europa». Il ministro è entrato anche nel dibattito sul reato di immigrazione clandestina: «Non è un totem ideologico, non ne stiamo facendo una norma bandiera».

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