Roma - Tra Roma e Milano si riaccende la guerra dell’Hub. La scelta, ormai imminente, del partner di Alitalia spacca il Paese e crea scompiglio tra le forze politiche, dove prevale l’appartenenza territoriale dei singoli sulle scelte di partito. Il Nord "compatto" tifa Lufthansa, mentre la Capitale si schiera apertamente con Air France. Intanto la compagnia francese fa sapere di essere pronta ad alzare da 250 a 300 milioni di euro l’offerta per una partecipazione del 25% nella nuova Alitalia, che questa settimana dovrà scegliere il proprio partner internazionale. In questo modo il vettore franco-olandese dovrebbe riuscire a prevalere sulla concorrente tedesca Lufthansa, ancora in gioco.
Il fronte del Nord Il nodo è sempre lo stesso: la sorte dell’aeroporto di Malpensa che - secondo l’agguerrito schieramento nordista che va da Formigoni alla Moratti fino a Penati e Di Pietro - da una eventuale intesa con i francesi - data ormai per scontata negli ambienti vicini al dossier - uscirebbe fortemente ridimensionato a favore dello scalo romano di Fiumicino, "con drammatiche ricadute sull’occupazione e sull’economia dell’intera area". Sulla questione Malpensa il fronte del Nord non intende affatto mollare e attende fiducioso l’incontro (che a quanto risulta all’Agi sarà solo telefonico) tra il presidente della nuova Alitalia Roberto Colaninno e il numero uno di Lufthansa Wolfgang Mayrhube. Il presidente della Lombardia Roberto Formigoni è, infatti, sicuro che "i giochi non sono ancora fatti. So che Lufthansa - annuncia sollecitando anche un intervento diretto di Silvio Berlusconi - si presenterà con una proposta molto interessante dal punto di vista economico". Anche il sindaco Moratti invita Cai a scegliere Lufthansa mentre il presidente della provincia di Milano, il diessino Filippo Penati si fa promotore di un’alleanza trasversale a difesa di Malpensa. Si schiera con il fronte del Nord anche il leader dell’Idv Antonio Di Pietro, secondo il quale "i lombardi sono stati cornuti e mazziati da Berlusconi".
Occhi puntati su Fiumicino Ma se il fronte del Nord promette battaglia, le "truppe" capitoline non stanno certo con le mani in mano: Il sindaco Gianni Alemanno e il governatore del Lazio Piero Marrazzo. "Se dovessimo verificare che il piano industriale va a peggiorare la situazione dell’aeroporto Leonardo da Vinci - promette Alemanno - saremmo pronti anche noi a mobilitarci". E Piero Marrazzo, per il quale si è "alla vigilia di una battaglia decisiva" non ha dubbi e sintetizza con uno slogan: "giù le mani della politica dagli aeroporti". È il mercato che deve decidere. "Noi abbiamo un vero Hub. Liberalizzino pure il settore, Fiumicino è pronto a confrontarsi. Non è colpa nostra - sottolinea Marrazzo - se il nord non ha mai risolto i problemi del suo sistema aeroportuale e se Malpensa è cannibalizzata dai moltissimi scali vicini".
Lufthansa conferma il proprio interesse Un portavoce della Lufthansa ha smentito all’Agi la notizia riportata da alcuni organi di stampa di una conference call in programma nel pomeriggio tra i vertici della
compagnia tedesca e di Cai relativa ad una contro offerta per rilanciare su Air France. Il portavoce ha tuttavia confermato l’interesse di Lufthansa per entrare come partner straniero nella nuova compagnia di bandiera italiana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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