Roma - Ap Holding, il gruppo dell’imprenditore Carlo Toto, vuole presentare un’offerta vincolante per Alitalia e per questo ricorre al Tar contro l’esclusività della trattativa fra Alitalia e AirFance-Klm . Lo ha riferito una fonte vicina ad AirOne. "Non vogliamo fermare la trattativa: vogliamo anche noi poter presentare un’offerta vincolante. Per questo andiamo al Tar" ha detto una fonte vicino al gruppo. Il ricorso di Air One al Tar del Lazio è stato depositato ieri, accompagnato da una richiesta di sospensione cautelare urgente, in attesa del giudizio di merito, dell’avvio della trattativa esclusiva. Oggi la documentazione è stata integrata con la richiesta di fissazione dell’udienza. Al momento non risulta ancora fissata una data. Il ricorso è stato notificato anche, come potenziali terzi interessati, al Comune e alla Provincia di Milano, alla Provincia di Varese, ed alla Regione Lombardia: gli enti del fronte in difesa del ruolo di hub dell’aeroporto di Malpensa (che Alitalia intende alleggerire concentrando i voli intercontinentali a Roma Fiumicino, scelta confermata dal piano di Air France per l’acquisizione della compagnia). Come resistenti al ricorso, che è stato presentato da Ap Holding, figurano il ministero dell’Economia che è azionista di Alitalia con il 49,9% e intende cedere il controllo, la presidenza del consiglio dei ministri, Air France e Alitalia.
Air France: "Con noi Alitalia in network planetario" Air France-Klm non commenta la decisione di Ap Holding di rivolgersi al Tar e conferma che il gruppo "é pienamente concentrato nel processo di due diligence garantito dal mandato di esclusiva conferito dal cda di Alitalia e confermato dal Governo". Così fonti vicine alla compagnia franco-olandese che "tuttavia, alla luce di alcune affermazioni contenute nel comunicato stampa di Ap Holding riferite alla propria offerta" fanno notare che "se l'offerta Air France-Klm sarà accettata, Alitalia entrerà a far parte del primo gruppo mondiale del settore, offrendo ai clienti italiani, sia cittadini che imprese, l'accesso diretto ad un network di voli planetario e trovando le condizioni per un rapido risanamento e sviluppo".
Lupi (Fi): "Il governo tratti anche con AirOne" "Avevamo già detto, in tempi non sospetti, che la decisione del governo di procedere a trattativa privata per la vendita di Alitalia ci sembrava arrogante, poco trasparente e non basata su criteri industriali. Oggi i fatti ci danno ragione", afferma il responsabile Infrastrutture di Forza Italia Maurizio Lupi. "La crisi politica in atto e il ricorso presentato stamattina da Air One - aggiunge - obbligano ad un'assunzione di responsabilità da parte del governo. Si intervenga subito su Alitalia per interrompere la trattativa in esclusiva e permettere anche ad Air One di presentare la propria proposta vincolante".
Maroni: "Alle elezioni per salvare Malpensa" "L'unica possibilità di salvare Malpensa è di fare subito un nuovo governo, dopo le elezioni, che abbia a cuore la sorte dell'aeroporto. Altrimenti non c'é da aspettarsi nulla di buono". Lo ha detto Roberto Maroni, capogruppo della Lega alla Camera, in un'intervista a Radio Lombardia. "Da questo governo - ha affermato Maroni - non ci aspettiamo nulla di buono perché ha già deciso di assecondare il piano di Alitalia nella riduzione delle rotte di Malpensa con la vendita ad Air France che, se potesse, la chiuderebbe". Secondo Maroni la trattativa per la cessione del 49% di Alitalia ad Air France "non può essere decisa da un governo dimissionario". A proposito dei fondi stanziati oggi dal Cipe per le opere di accesso a Malpensa, Maroni ha commentato: "C'é una contraddizione che, però, si spiega con il fatto che queste opere sono state decise dal governo Berlusconi con fondi inseriti in Finanziaria. Oggi c'é una delibera del Cipe che dà esecuzione a decisioni già prese".
Riassetto delle rotte, Alitalia rinvia Alitalia ha rinviato la conferenza stampa, inizialmente prevista per domani, per la presentazione del nuovo quadro delle rotte che entrerà in vigore il 31 marzo con l'orario estivo. Tema delicato perché legato alla ridefinizione del ruolo dell'aeroporto di Malpensa per concentrare il traffico intercontinentale su un solo hub, Roma Fiumicino, come previsto dal piano industriale "di sopravvivenza e transizione" varato dal presidente Maurizio Prato.
Confronto e polemiche La definizione delle nuove rotte cade in un momento in cui è ancora aperto il confronto, tra forti polemiche, tra il governo ed il fronte in difesa del ruolo di Malpensa, a partire dalla Regione Lombardia Entro questa notte, in vista della messa a punto dei nuovi orari estivi, è prevista la comunicazione da parte di tutte le compagnie aeree dell'eventuale rinuncia a slot, i diritti di atterraggio o di decollo gestiti da Assoclearance. Rinuncia che potrebbe arrivare anche successivamente se legata a decisioni contingenti e non alla messa a punto dell'orario estivo. Alitalia, comunicando il rinvio dell'appuntamento previsto per domani, spiega: "A seguito delle decisioni assunte ieri in tarda serata dal Cda della compagnia l'attenzione si è ulteriormente concentrata su questioni inerenti la procedura di privatizzazione in corso, che esulano totalmente dal tema della conferenza stampa, e sulle quali non possiamo e non siamo in grado di fornire alcuna risposta".
Peggiorati i conti Ieri il Cda ha esaminato in budget 2008, evidenziando un peggioramento delle attese, e ribadendo quindi l'urgenza di una iniezione di risorse fresche con un forte aumento di capitale e l'obiettivo di una integrazione industriale con un'altra compagnia come unica strada percorribile. Sul tema del riassetto delle rotte, che sarebbe stato al centro della conferenza stampa di domani, ieri il Cda ha previsto "una ulteriore riduzione di attività e razionalizzazione del network rispetto a quanto ipotizzato per il 2008 dal piano di sopravvivenza e transizione".
Di Pietro: subito il tavolo Milano Il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro ritiene "indispensabile e urgente la convocazione di un tavolo di confronto a livello governativo sulla vicenda dell'aeroporto milanese di Malpensa e sulle strategie da seguire" e per questo ha scritto "ancora una volta a Prodi e Padoa-Schioppa per ribadire le mie preoccupazioni e sollecitare la convocazione del tavolo". "E' ormai pacifico - prosegue il ministro - che la sorte di Malpensa e degli aeroporti del Nord Italia risulta certamente connessa con la questione Alitalia e non è pensabile affrontare separatamente i due profili. Lo stato della compagnia aerea ostacola ed impedisce ogni concreta operazione di rilancio operativo dello scalo di Malpensa e degli altri aeroporti del Nord". Secondo Di Pietro, "soprattutto il fattore tempo rischia di risultare decisivo. Mi sembra inaccettabile subire supinamente questo stato di cose senza intervenire immediatamente.
Ed è evidente - conclude Di Pietro - che non possa adombrarsi in questa circostanza l'attuale stato di crisi di governo, in quanto una ulteriore risposta attendista e dilatoria cozzerebbe con l'inesorabile sopraggiungere di scadenze certe e già attuali".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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