«Un fallimento senza fermare le macchine». Rende bene lidea la frase di Vito Riggio, presidente dellEnac, sulla situazione imboccata da Alitalia. Chiusa (sostanzialmente) la fase negoziale con il sì del governo alla cessione degli asset della compagnia a Cai, ora tutta lattenzione è rivolta alla fase di transizione che farà scivolare lazienda pubblica verso i privati. LEnac, che nel trasporto aereo è lautorità di vigilanza, per rilasciare la licenza di volo a Cai chiede «precise garanzie» e ha costituito un comitato «triangolare» di monitoraggio per gestire la transizione del quale fanno parte lente, Cai e Alitalia (cioè il commissario). Ieri Riggio si è incontrato con lad di Cai, Rocco Sabelli, e con il commissario Augusto Fantozzi.
Un altro comitato è al lavoro: è quel «monitoring trustee» indipendente voluto dallUnione europea per considerare le condizioni della cessione a Cai, ovvero trasparenza e prezzo di mercato. Su questultimo si sta lavorando, ma non si avvertono preoccupazioni. Il commissario Ue ai Trasporti, Antonio Tajani, ha assicurato che se il responso sarà positivo «non ci sarà più alcun intervento dellUnione europea». Altro passaggio sarà quello dellautorità Antitrust, alla quale è stata Cai a porre le proprie condizioni (rilascio volontario di slot da Linate); sul collegamento Milano-Roma sarà fatta pesare la presenza dellAlta velocità ferroviaria (che sarà avviata il 14 dicembre), poiché il treno viene ormai considerato un concorrente dellaereo.
Un altro fronte aperto è quello del personale. La trattativa sindacale in corso al ministero del Lavoro sulla cassa integrazione è stata ieri rinviata a lunedì, giorno in cui dovrebbero essere chiusi gli accordi. Successivamente, lazienda metterà tutto il personale (oltre 17mila persone del gruppo) in mobilità, per permettere poi a Cai, entro la fine di novembre, di passare alla fase di riassunzione per oltre 12mila persone. Sul fronte sindacale va registrata la persistente rigidità del cosiddetto fronte del no (su cui è stato aperto un procedimento da parte della commissione di garanzia sugli scioperi); ma la società di Colaninno non ha dubbi che piloti e hostess serviranno e quando serviranno ci saranno. Senza ricorrere ad assunzioni allestero, comera stato provocatoriamente adombrato.
Sul fronte Cai, lagenda è fitta: una delle prime azioni sarà quella di richiamare dai soci le risorse necessarie a far fronte ai 100 milioni in contanti da versare al commissario alla firma del contratto. Laumento di capitale da 1,1 miliardi è già stato varato; ora basta una delibera del cda, in programma lunedì ma slittato a martedì. Quanto allesborso (dilazionato) in contanti, ieri si è appreso sarà di 375 milioni (non 427), perché Cai si è assunta un altro debito: i 52 milioni corrispondenti ai punti Millemiglia che danno diritto a voli-premio.
Ieri a Fiumicino 14 imprese fornitrici di Alitalia hanno manifestato davanti al terminal passeggeri; aziende con un totale di 750 dipendenti, a rischio-fallimento a causa dei mancati pagamenti di Alitalia, 15 milioni in tutto.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.