Che lEuropa League non sia la Champions lo si sapeva. Ma, con i tempi che corrono, una simile passeggiata per i giallorossi non era preventivata. La Roma liquida il Cska Sofia per 2-0 in un Olimpico semideserto senza neanche scomodare il capitano. Un allenamento dove brillano Perrotta e Okaka, che si dannano lanima per 60 minuti e segnano i due gol.
La partenza è timida con i bulgari a dettare ritmo e gioco. Sugli spalti si sentono solo i tifosi bulgari. Poi al ventesimo la svolta con la rete in solitaria di Okaka. Rotto il ghiacco la Roma si diverte. Tre minuti dopo arriva il raddoppio di Perrotta su precisa imbeccata di Pizarro. Nel frattempo Riise salva a porta vuota su tiro di Stoianov e pochi minuti dallo scadere Vucinic (che stenta a ritrovare la via del gol e ieri era il suo compleanno) spara alto da ottima posizione. Nella ripresa entra Menez per il montenegrino e si vede anche qualche gioco di prestigio. Al decimo il francese si beve la difesa dopo uno slalom ma spara in bocca al portiere. La Roma molla la presa. Al minuto 70 Cerci si mangia un gol fatto. Dieci minuti dopo larbitro non fischia un rigore per i giallorossi per evidente fallo di mano in area. Poi più nulla eccetto un cartellino giallo a Menez. La scoppola col Basilea è (forse) dimenticata.
A margine della partita si registra larresto di un pericolosissimo tifoso bulgaro fermato nei pressi dello stadio.
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