da Milano
La macchina industriale di Alleanza funziona (più 10,6% a 425 milioni lutile del 2006) e la compagnia controllata dalle Generali continua a studiare come ottimizzare il capitale in eccesso (1 miliardo circa). Per prendere una decisione cè, tuttavia, «bisogno che si chiarisca completamente la questione della bancassurance», ha ammesso lamministratore delegato Ugo Ruffolo riferendosi a Intesa Vita, la joint venture paritetica con Ca de Sass.
Da qui lattesa per il piano industriale di Intesa Sanpaolo, in agenda il 12 aprile, che Ruffolo ritiene unulteriore tappa del capitolo anche se «non è detto che sia conclusiva». Nel frattempo il gruppo conferma il 100% del pay out e rassicura la comunità finanziaria definendo «immateriale» la ricaduta della stretta Antitrust sul colosso creditizio. La vendita degli sportelli bancari, cui Alleanza collabora attraverso Intesa vita, avverrà a fine 2007, mentre la cessione del ramo dazienda con la bancassicurazione nel centro-sud deve avvenire entro metà 2008, ha infatti ricordato Ruffolo stimando a regime un «impatto sul consolidato di Alleanza» pari al 4% del valore della nuova produzione». Una cifra che «possiamo compensare con una certa facilità», ha proseguito il top manager ritenendo «improbabile» un aumento della partecipazione in Intesa (5% complessivo per lintera galassia Generali). Da escludere anche un maggiore impegno in Intesa Vita o altre acquisizioni per Alleanza che propone un dividendo di 0,50 euro per azione.
Quanto allanno in corso lobiettivo è centrare un risultato di 360-385 milioni (più 12%) così da avvicinarsi ai 500 milioni attesi per il 2008, grazie anche a importanti «plusvalenze immobiliari. Il valore della nuova produzione è invece atteso in crescita dell8,1% a 293 milioni (+14% Alleanza e -23% Intesa Vita).
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