Alleanze Bavaresi pignoli: si allungano al 2009 i colloqui tra Bmw e Fiat

«Non penso a una data limite, inizialmente fissata per la fine del 2008; con Fiat si continuerà a discutere fino a quando non sarà trovato un eventuale accordo. Vedremo nei prossimi mesi se le trattative avranno un risvolto positivo». La precisazione è di Ian Robertson, membro del consiglio di amministrazione di Bmw Group, che il Giornale ha incontrato al Los Angeles Auto Show. Insieme al presidente Norbert Reithofer, Robertson era nei giorni scorsi in California per il lancio della Mini E, cioè con motore elettrico. Bmw e Fiat, lo scorso luglio, hanno siglato una lettera di intenti secondo cui i due gruppi si sono dati tempo sino alla fine dell’anno per verificare la possibilità di avviare una cooperazione industriale. «Sono in corso ragionamenti su piattaforme e componenti - ha aggiunto Robertson -: le opzioni da valutare sono diverse, ma nessuna decisione è stata presa fino a questo momento. Ripeto: si continuerà a parlare fino a una conclusione positiva o negativa. L’ipotesi di collaborazione deve risultare un’opportunità per entrambi i gruppi».
Fiat e Bmw, nel memorandum d’intesa siglato, hanno posto al centro dei colloqui Alfa Romeo e Mini. Da quanto si è saputo a rallentare i negoziati sarebbero stati nuovi approfondimenti chiesti dai bavaresi che, tra l’altro, non stanno attraversando un momento brillante. L’accordo con Torino, in questo momento, non sarebbe dunque una priorità. Lo stesso Reithofer ha annunciato, in occasione della trimestrale, l’impossibilità da parte del gruppo di raggiungere i volumi di vendita mondiali realizzati nel 2007.
In ottobre Monaco ha registrato un calo dell’8,3% delle vendite. A Torino, intanto, si guarda al settore «low cost». Ad AutomotiveNews l’ad Sergio Marchionne ha detto che la Fiat si prepara a lanciare tre modelli a basso costo, con una marca separata in Europa Occidentale dal 2010. Insieme alla filiale brasiliana Fiasa, la Fiat sta così progettando due modelli: il primo sostituirà la Palio (dal 2010) e il secondo la Uno. Entrambi avranno però un look diverso in Europa.

Separatamente si è cominciato a lavorare su un derivato «low cost» della Seicento (dal 2011). Per Melfi, infine, sono giorni di festa: la fabbrica ha appena prodotto la Grande Punto numero 1 milione, destinata al mercato inglese.

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