Ammazza di botte la moglie, arrestato con laccusa di omicidio preterintenzionale. Probabilmente non si farà nemmeno una settimana di galera Carlo Babacci, 60 anni di Allumiere, in provincia di Roma, che sabato pomeriggio, dopo averla massacrata con calci e pugni, ha spedito in ospedale Mara Goffredo, anche lei sessantenne, in fin di vita. Perché? Entrambi i coniugi erano da tempo seguiti presso il Cim, il Centro dIgiene Mentale della Asl di zona, in quanto affetti da seri problemi psichici. Luomo, in particolare, soffrirebbe di gravi disturbi della personalità e di una forma di schizofrenia a dir poco allarmante. Eppure, nonostante fossero in cura, in un momento di rabbia luomo si sarebbe scagliato con violenza inaudita contro la poveretta. Uccidendola. Psichiatri e psicologi avrebbero potuto prevedere il raptus di follia e, magari, evitarlo? Lo dovranno stabilire, eventualmente, i periti del Tribunale.
Una vicenda drammatica delle tante consumate fra le pareti domestiche, in un appartamento in via Roma, nel paesino alle porte di Civitavecchia. Sono le 22 dell8 agosto quando la donna viene accompagnata, sanguinante, al pronto soccorso dellospedale civico San Paolo. «Sono caduta in casa - sostiene la poveretta ai sanitari - ero da sola, mio marito era uscito da poco». La profondità delle ferite e le modalità delle stesse lesioni, però, sono incompatibili con quanto racconta la donna. Difficile crederle: ecchimosi lungo tutto il corpo, alcune di vecchia data, escoriazioni e, soprattutto, un forte trauma cranico che preoccupa particolarmente il neurologo. Tanto che vengono disposti immediatamente tutti gli esami del caso, a cominciare dalla Tac. Per cause tutte da accertare, mentre si attendono i referti diagnostici, la donna muore nel corridoio del nosocomio, tre ore dopo il ricovero.
Dalla postazione medica parte la denuncia al posto di polizia, da qui il caso arriva al commissariato di viale della Vittoria. Chi ha colpito la paziente fino a provocarle la morte? Il marito, principale indiziato, sembra svanito nel nulla. Un giallo che tiene impegnati per oltre 24 ore gli investigatori della cittadina portuale. Quando gli agenti, lunedì sera, si presentano nellappartamento in cui è avvenuto il pestaggio Babacci è lì. Sguardo perso nel vuoto, il 60enne li aspetta, come se niente fosse, seduto sul divano.
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