da Milano
Larea delleuro deve ora affrontare alcuni mesi di crescita economica «molto, molto bassa», ma il commissario europeo agli Affari economici, Joaquin Almunia, non parla né di recessione né di stagflazione. Il secondo trimestre è stato negativo, ma il primo è stato positivo e il bilancio dellinsieme del primo semestre, ha spiegato Almunia a margine della consegna dei premi Capalbio 2008, è comunque di crescita positiva, quindi non si può parlare di recessione.
Nel frattempo «stiamo avendo uninflazione molto elevata, a causa dei rincari di petrolio e materie prime. Ma spero che nei prossimi mesi la situazione migliori. Venerdì scorso i dati Eurostat hanno mostrato un rallentamento dellinflazione ad agosto - ha detto ancora Almunia - spero che questo rallentamento continui».
Leconomia europea, ha spiegato Almunia, deve ancora riaggiustarsi dagli shock subiti con la crisi globale della finanza innescata ormai oltre un anno fa dallondata di insolvenze sui muti subprime negli Usa. «È molto difficile fare previsioni per leconomia - ha detto Almunia - perché è difficile prevedere quando si stabilizzeranno i mercati. Spero che il prezzo del petrolio non ricominci ad aumentare, ma complessivamente non credo che dobbiamo essere necessariamente pessimisti per le prospettive economiche».
Per quanto riguarda lItalia gli obiettivi per i prossimi tre anni sui conti pubblici inseriti nel Dpef «sono quelli giusti», ora per il Governo si tratta di applicarli. È però «molto positivo - secondo leurocommissario - avere già oggi un quadro per i prossimi tre anni.
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