Un’altra fuga di gas, terrore in via Lomellina Ora dubbi sul suicidio

I residenti della zona: fermati due sciacalli tra le macerie

Paola Fucilieri

«Una cosa da niente. Ci hanno liquidato così i tecnici dell’Aem che stamattina (ieri, ndr) sono venuti a controllare la perdita di gas. Ma noi siamo in preda al panico, spaventatissimi: due giorni fa a qualche metro da qui c’è stata una tragedia causata proprio dal gas... E chi ci crede più adesso alla storia del suicidio, che sembrava troppo comoda per tanti sin dall’inizio di tutta questa storia?».
Via Lomellina 1, ieri mattina. La prima chiamata per segnalare quella che più tardi si rivelerà solo una piccola perdita di gas giunge al centralino dei vigili alle 6.21 di ieri mattina, poco più di trentatré ore dopo la tragedia dell’esplosione avvenuta appena quattro stabili più avanti. Adesso a scoppiare è la paura tra la gente del quartiere. I timori inizialmente tenuti sotto controllo dal cordoglio per le quattro vittime e dall’annuncio perentorio della Procura di Milano che, il giorno successivo allo scoppio, già dava per praticamente certa l’ipotesi del suicidio come causa scatenante dell’esplosione. Facendo storcere il naso a molti residenti che adesso - che quell’ipotesi sembra traballare poiché non esistono ancora elementi che attestino l’ipotesi del suicidio di Esmeralda Sfolcini - naturalmente sono già pronti a puntare l’indice contro l’Aem e le sue eventuali colpe.
«L’intervento è stato necessario per una tubatura malfunzionante, con un perdita di gas che avrebbe potuto creare una miscela esplosiva - spiega la signora Paola Basso, residente nel palazzo -. Quindi, gli operatori dell’Aem, dopo il controllo, hanno spiegato, tranquillizzandoci, che le condutture erano quelle di un tombino, senza nessuna relazione con quelle dello stabile danneggiato dall’esplosione di lunedì sera. La valvola di questo tombino, allentatasi, faceva uscire il gas, provocando l’ebollizione dell’acqua. Sostituita la valvola, terminata la perdita. Tra l’arrivo sul posto dei tecnici Aem, i controlli, l’individuazione del problema e la sostituzione della valvola sono passate circa cinque ore». La situazione in via Lomellina, infatti, è tornata normale poco dopo le 11.
Intanto, i residenti riferiscono che ieri mattina la polizia ha fermato due egiziani che erano rimasti nascosti all’interno del civico 7, dove abitano, nell’ala dietro la palazzina crollata.

Due notti sono bastate agli «sciacalli» per ripulire gli appartamenti attigui, alcuni indifesi perché senza porte e finestre. A sera nella parrocchia Beata Vergine Immacolata e Sant’Antonio, in viale Corisca, è stata celebrata la messa per le vittime della tragedia.

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