«Delle due luna: o lEcopass funziona o non funziona - il ragionamento dellassessore regionale a Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo -. Se non funziona, non si capisce perché si debba continuare a proporlo; se invece funziona, terrebbe fuori dal centro tantissimi utenti cui bisogna dare alternative di trasporto: nelle ore di punta i mezzi pubblici difficilmente saranno in grado di sostenere un consistente aumento di utenti».
Il ragionamento di Cattaneo corre su un doppio binario: politico e pratico. «Io sono di cultura liberale - spiega lassessore - e sono contrario alle politiche basate sulleditto del signore che decide come si muove il popolo. Preferisco la scuola dellincentivo ai comportamenti virtuosi. La congestion charge, inoltre, non risponde a criteri di equità sociale, anzi: qui si danno delle agevolazioni ai residenti del centro storico, che notoriamente sono abbienti, a tutto svantaggio di chi è costretto a vivere in periferia o nellhinterland per ragioni economiche, che invece sarà tassato». Ecopass fa acqua sotto il profilo dellequità anche rispetto ai comuni confinanti: i residenti non hanno votato alle comunali, né tantomeno ai referendum ambientali, ma si trovano a pagare le conseguenze delle scelte dei milanesi.
Dal punto di vista amministrativo e pratico, invece le critiche mosse dallassessore Cattaneo evidenziano la logica capovolta che ha utilizzato Palazzo Marino nel decidere il provvedimento: prima si introduce il ticket e poi si potenziano i mezzi. «Non si può vietare luso dellauto senza dare alternative per gli spostamenti». Ma così non funziona. Lassessore ha fatto due conti: «Ogni giorno in città entrano 570.000 veicoli. Il Comune punta a ridurre il traffico del 20%, qui di ci saranno 120mila persone che opteranno per i mezzi pubblici invece che lauto. Peccato, però, che nelle ore di punta il tasso di densità sui mezzi è del 150% e sul trasporto ferroviario regionale del 260%. È chiaro che il sistema non può reggere oltre. Il mio lavoro quotidiano - spiega ancora Cattaneo - è risolvere i problemi dei pendolari. Nonostante la spada di Damocle dei tagli governativi al trasporto regionale, abbiamo previsto lestensione delle linee suburbane a Pavia. Così per il 2012 entreranno in funzione il biglietto e labbonamento integrato». È fissato per questo pomeriggio a Roma il tavolo di confronto fra il Governo e le Regioni, dove cercare di riportare risorse al trasporto pubblico locale. «Una novità che apre a una speranza nuova» chiosa Cattaneo.
Ma sui numeri e sullallarme trasporto la pensa così il padre della congestion charge, lassessore comunale alla Mobilità Pierfrancesco Maran che assicura: «Atm è perfettamente in grado di reggere laumento dei passeggeri». Anche Maran ha fatto i conti, che danno però risultati diversi: «tanto per cominciare si dovrà pagare il ticket per entrare nel centro storico e non in città. Quindi i pendolari possono tranquillamente muoversi come hanno sempre fatto.
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