
Ancora due morti sul lavoro in Lombardia, in un conteggio che continua a salire in modo inesorabile. Due morti, entrambi in attività in una cava, ciò che solleva interrogativi ineludibili sulla sicurezza nei luoghi in cui si svolge la propria attività di ogni giorno. Veniamo alle due tragedie.
È deceduto un operaio di 54 anni, travolto da una lastra di marmo mentre lavorava nell'impianto di estrazione situato in via del Marmo, a Botticino, rinomata proprio per la produzione dell'omonima pietra locale. L'incidente si è verificato ieri mattina intorno alle 10, secondo quanto riferito dall'Agenzia regionale emergenza e urgenza e dai testimoni presenti. Dalle prime ricostruzioni, l'uomo è stato colpito da una grossa lastra durante l'attività di movimentazione. Aiutato immediatamente dai colleghi, che hanno allertato il 112, è poi stato soccorso dal personale del 118 e dell'elicottero del soccorso alpino regionale; successivamente, i vigili del fuoco hanno impiegato tempo per sollevare con precisione il blocco e liberare il ferito. In condizioni critiche, è stato trasportato in codice rosso all'eliporto della zona, per poi essere trasferito agli Spedali Civili di Brescia. Qui, nonostante i tentativi di rianimazione nel reparto di terapia intensiva, l'uomo è deceduto poco dopo l'arrivo. La Procura ha disposto il sequestro della cava per consentire le indagini, mentre l'Agenzia di tutela della salute e la polizia mineraria stanno cercando di ricostruire le cause, verificando l'eventuale presenza di carenze nelle misure di sicurezza sul lavoro.
Un'altra cava, un altra vittima. A Faloppio, nel Comasco, in un'azienda in località Fornace, un uomo di 57 anni è morto mentre lavorava. L'uomo stava lavorando in un'area di scavo della cava quando, attorno alle 11, si è verificato l'incidente. I colleghi hanno dato l'allarme e a Faloppio sono stati inviati l'automedica, l'ambulanza e anche l'elicottero del 118.
Per l'operaio purtroppo non c'è stato nulla da fare, è morto praticamente sul colpo. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco e i carabinieri di Como, oltre ai tecnici dell'Agenzia di tutela della salute Insubria. Avviate le indagini per chiarire quanto accaduto.