Il coraggio di mettersi in gioco di Attilio Fontana: "Investiti 450 milioni, l’80% per infrastrutture"

Uno sforzo enorme si cela dietro i Giochi di Milano Cortina 2026, anche politico, come racconta il governatore della Lombardia, Attilio Fontana

Il coraggio di mettersi in gioco di Attilio Fontana: "Investiti 450 milioni, l’80% per infrastrutture"
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Le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 sono molto più di una visione: sono il coraggio di "mettere a terra" un progetto grandioso che non tutti hanno saputo trovare. L'evento "100 giorni a Milano Cortina 2026. Il racconto dei Giochi" esplora il ruolo chiave del territorio grazie alla sinergia tra Lombardia, Veneto e Trentino Alto-Adige. Rappresentano un'impresa di rete e organizzazione, un sistema pubblico e privato che onora lo sport. A raccontare la magia che diventa realtà, in una lunga intervista con il direttore de il Giornale, Alessandro Sallusti, è la voce di chi ci ha creduto e ha scommesso un capitale non solo politico, ma soprattutto umano: il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

"Nel 2018 ero stato individuato dal centrodestra per la candidatura. E lo stesso giorno mi ha chiamato Malagò per dirmi dei Giochi", ha spiegato il governatore. Il presidente Malagò ha menzionato Fontana e Zaia come attori principali e il governatore ha rivelato il motivo: "Non ha citato altri perché questa è stata un’organizzazione anomala: la cosa strana è che la prima accettata da solo due regioni. Inizialmente c’era solo la Lombardia, avevamo parlato con Sala con St. Moritz e poi chiederò di partecipare Zaia e la Appendino. Il trittico era sostenuto dal governo: tre giorni prima della presentazione del dossier il sindaco di Torino decise di rinunciare.Il governo Conte disse che senza le tre sedi avrebbe ritirato il sostegno del governo. Chiamai Zaia e proposi di andare avanti noi due: tutto funzionava, c’erano le condizioni e presentammo il dossier solo come Regioni".

La Regione ha stanziato 450 milioni di euro per il finanziamento, "il 12% per l’aggiornamento degli impianti e tutto il resto a infrastrutture di strade e ferrovie". L'80% degli investimenti "sono infrastrutture, richieste fatte dai territori da decine di anni.

I Giochi sono stati un acceleratore, hanno fatto partire opere che dormivano. La Bergamo-Lecco è una 4 corsie di cui si parla da quando ero bambino e verrà realizzata. La Lombardia avrà vantaggi notevoli a livello infrastrutturale".

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