Altro che liti di condominio

Leggo con grande stupore e disappunto che in un Vostro articolo pubblicato in data 22 Giugno u.s., i problemi gravi inerenti la gestione dei Municipi, problemi da noi segnalati in piccola parte con un comunicato stampa, vengono superficialmente definiti come banali liti di condominio o diatribe interne derivanti da incomprensioni personali.
Lo sconcerto è tanto più grande perché «il Giornale», il nostro giornale, ha manifestato finora una lucida capacità di analisi sui problemi delle amministrazioni locali, frutto evidentemente di una particolare sensibilità ed attenzione che sempre abbiamo apprezzato.
L'articolo in questione pare purtroppo andare in direzione opposta e ci meraviglia oltremodo il fatto che sia stato redatto senza aver ascoltato chi i problemin li vive quotidianamente e senza usare la fondamentale accortezza di ascoltare anche chi poteva avere ragioni diverse da esporre.
Questo tipo di atteggiamento rischia di vanificare tutto quello che abbiamo tentato di costruire e infonde nell'opinione pubblica la sensazione che la Casa delle Libertà e i suoi alleati siano costantemente paralizzati dagli egoismi dei propri rappresentanti.
Stabiliamo innanzi tutto un concetto generale: le problematiche interne ai Municipi sono identiche per tutte le nove delegazioni e derivano da una riforma approssimativa e confusa, fortemente voluta dalla sinistra, che è risultata del tutto inadeguata ad affrontare le diverse realtà territoriali di una vera città Metropolitana che è, anche per questo, ancora ben lungi dall'essere realizzata.
Per quanto attiene invece alle tematiche specifiche del Municipio IX Levante deve essere segnalata per prima cosa l'estrema difficoltà che hanno avuto ed hanno tuttora i Consiglieri eletti ad ottenere la documentazione e le informazioni indispensabili per sviluppare un corretto e produttivo metodo di lavoro.
Attraverso una forzata ed erronea interpretazione del Regolamento si è tentato di bloccare il lavoro delle commissioni, estromettendo, di fatto, i Consiglieri dalla realtà del Municipio e dalle sue tematiche, riducendo così il tanto sbandierato decentramento amministrativo ad una semplice operazione di facciata più funzionale a tutelare l'immagine del Comune (leggi Palazzo Tursi) che a soddisfare le giuste rivendicazioni della cittadinanza.
La mancanza di personale adeguato, degli strumenti tecnici necessari e delle documentazioni di supporto, hanno reso improbo il compito delle commissioni di lavoro, rallentandone le decisioni e indebolendone la stessa capacità di valutazione.
È dal primo momento che ci stiamo battendo perché questa sorta di paralisi operativa abbia a finire e proprio grazie alla coesione della maggioranza, quella coesione che nel Vostro articolo appare come irretita dalle meschinità degli interessi individuali, i primi risultati cominciano ad arrivare.
Sono ancora timidi, certamente inferiori alle nostre aspettative e alle esigenze di una buona amministrazione, ma segnano un primo successo rispetto agli scetticismi iniziali e alle speranze di chi vorrebbe rendere i Municipi guidati dal centrodestra una sorta di manifesto dell'inutile.
Sulle divergenze con la lista Biasotti, che Voi dipingete come polemiche di condominio, derivano esclusivamente dal non gradimento espresso da tutta la maggioranza verso una candidatura ritenuta non idonea a ricoprire un ruolo delicato come quello di commissario.
Il giudizio negativo nasce da considerazioni politiche molto importanti che nulla hanno a vedere con la moralità personale del candidato, sulla cui integrità nessuno di noi si è mai permesso di esprimere qualsivoglia censura.
Non sono mai state avanzate riserve di alcun genere sulle diverse candidature proposte dai partiti perché siamo intimamente convinti che i giudizi di merito possono essere formulati soltanto dopo aver verificato sul campo il grado di preparazione e lo spirito di sacrificio individualmente espressi.
Forse per qualcuno potranno esistere anche motivazioni di carattere personale che io personalmente non voglio qui discutere, ma per quanto mi riguarda la motivazione del giudizio và ricercata in fatti e circostanze precedenti questo ciclo amministrativo, che sono, lo ripeto ancora, di ordine squisitamente politico, fatti e circostanze delle quali esiste un'ampia documentazione che siamo pronti ad esibire in qualsiasi momento.
In quanto alla mia presunta insofferenza verso il consigliere Assessore Gattorno sarebbe stato opportuno, anche in questo caso, prima di enfatizzare un fatto che non ha avuto alcuna rilevanza sul funzionamento del Municipio, ascoltare per prima cosa le due parti in causa.
Certamente chi Vi ha informato ha fornito un cattivo servizio a «il Giornale» e alla propria intelligenza, perché se è vero che sono esistite nei primi mesi di vita di questo ciclo amministrativo alcune divergenze tra noi sul ruolo degli assessori e sul lavoro da sviluppare, è altrettanto vero che queste divergenze sono state ricomposte e, comunque, superate dalla comune valutazione che il buon funzionamento e l'immagine della maggioranza sono prioritarie rispetto alle pur legittime opinioni individuali.
Ovvie ragioni di sintesi non mi permettono di sviluppare quanto vorrei tutti gli aspetti relativi al funzionamento dei Municipi, alle loro problematiche e alla difficoltà di operare in condizioni di oggettiva precarietà per tentare di offrire risposte efficaci alle esigenze dei cittadini genovesi.
Noi abbiamo certamente dei limiti e ne siamo consapevoli, ma le responsabilità del cattivo funzionamento della macchina amministrativa vanno ricercate altrove: in quella opprimente e consolidata rete di clientelismo che paralizza ogni iniziativa, nella incapacità cronica della sinistra che governa Genova da ben 33 anni a camminare con il progresso e la storia, con la volontà quasi sempre vincente di chi crede che difendere la propria causa sia più importante che lavorare per il bene collettivo.
Per favore non uniamoci al coro di quanti sostengono che tutti i politici sono uguali, soprattutto non contribuiamo a diffondere la cattiva impressione che gli eletti del centrodestra passano più tempo a discutere per le loro beghe personali che a lavorare per la città.


Aiutateci perché il Vostro ruolo è fondamentale: noi accettiamo le critiche ma Voi fatele per favore soltanto dopo esserVi accertati della autorevolezza delle fonti. Con stima.
*Municipio IX Levante
gruppo Forza Italia

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