Ormai la casa di noi poveri cronisti non è più, di questi tempi, la nostra, ma invece lo stadio Ferraris. Siamo sempre lì, di mattina, di pomeriggio, di sera. Come ieri sera insieme al Grifo e al «cammello» Pratto, come oggi nel pomeriggio con Iachini e i suoi ragazzi che dovrebbero finalmente tirar fuori gli «occhi da tigre». Ma non basta. Venerdì prossimo, di sera, sotto la luna ci auguriamo, ci saremo insieme ad Ibrahimovic e ad Allegri (e chissà che si faccia viva anche Barbara DUrso...), ma non basta ancora perché il martedì successivo saremo nella «nostra casa» insieme allInter, a Ranieri, e non sappiamo se anche con Kucka, genoano o già interista.
Insomma i «santoni» del calendario ci stanno propinando questo tour vertiginoso (otto o nove partite in 18 giorni o quasi).
Fra laltro questo stadio è una casa quasi senza... pavimento. Già perché il manto erboso non cè più, è scomparso e ad esempio il povero traballante Antonelli si è distorto una caviglia su un terreno (pardon, pavimento) disastrato. Lassessore Anzalone, anima buona, ha confermato che saranno le due società a gestire il futuro del Ferraris, speriamo dunque che finalmente si possa avere un campo decente, anti-storte.
Oggi, dunque, tutti presenti allarrivo del Modena e dello zampone: sperando che lantico amico Fausto Pari, non ci metta invece...
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