Ambiente

Plastica, 10 consigli per differenziarla correttamente

Differenziare la plastica in modo consapevole è un dovere nei confronti dell'ambiente, come ridurne l'utilizzo quotidiano. Ecco dieci consigli smart

Plastica, 10 consigli per differenziarla correttamente
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La plastica è una presenza importante all'interno della quotidianità, imparare a scegliere e differenziare nel modo giusto è una necessità utile per il benessere del pianeta. Del resto è un materiale molto ricorrente sia per quanto riguarda il packaging che i contenitori ma anche per gli accessori e gli articoli di uso comune, in particolare quelli usa e getta. Bottiglie, borse, contenitori, vaschette, imballi e molto altro, per quanto si possa riciclare è bene imparare ad avviare una riduzione della sua presenza nella quotidianità. È importante partire da scelte consapevoli e da una differenziazione massiccia, maggiormente utile e benefica per l'ambiente: in questo modo si ridurrà l’impatto delle singole scelte per il benessere di tutti. Scopriamo come.

Differenziare la plastica, simboli e indicazioni

Plastica

Districarsi tra le varie tipologie di plastica è un gesto importante, in grado di migliorare e velocizzare la pratica per differenziare la stessa riducendo gli sprechi. La simbologia classica è caratterizzata da un logo esposto sull'etichetta o direttamente sul contenitore. Consiste in tre frecce che si rincorrono tra di loro in modo circolare, ma quasi a replicare una forma triangolare. All'interno vi è uno spazio dove è presente un numero o una lettera, quale dato per riconoscere la molecola di appartenenza del polimero. Infatti le materie plastiche presenti sono costituite da molecole che possiedono una catena molto lunga, detto appunto polimero. Questo può risultare puro o mixato con vari additivi o cariche, tra i più noti quelli che derivano dal petrolio. Ed è proprio la tipologia di codice presente, di polimero, a indirizzare verso lo smaltimento più consono.

La plastica non esiste in natura ma è frutto di una combinazione di sostanze, che vengono fuse grazie al calore dei macchinari solitamente impiegati per la realizzazione. Le tecniche e i procedimenti possono variare in base alla tipologia di materia plastica utilizzata. I materiale polimerici si dividono in: termoplastici, termoindurenti, elastomeri, fibre, resine, gomme. Tra le più utilizzate vi è la plastica con sigla PET, con presenza di Polietilene tereftalato utile per la conservazione degli alimenti, per questo sfruttata per la realizzazione di contenitori e bottiglie. Seguita dalla sigla PS con base di Polistirene e utilizzata per la produzione dei diversi bicchieri, fino alla sigla PE utilizzata per la produzione dei sacchetti.

Plastica e sostenibilità, dieci consigli per differenziarla

Plastica inquinamento

Da tempo le aziende si stanno orientando verso l'impiego di packaging realizzati con materiali maggiormente sostenibili, per una migliore raccolta differenziata. Così da ridurre gli sprechi, con un impatto minore sull'ambiente, limitando al contempo l'impiego delle plastiche pure. Un primo aiuto può giungere da una corretta differenziazione dei materiali. Una scelta che tutti possono attuare così favorendo uno smaltimento adeguato, in funzione di una circolarità basata sul riciclo dei rifiuti plastici. Un'azione fondamentale in grado di limitare la presenza della stessa nell'ambiente, spesso fonte di inquinamento e morte di molti animali ed ecosistemi, come ad esempio quello marino, vittima della presenza massiccia della plastiche e delle microplastiche. Ecco qualche regola e consiglio per differenziarla in modo corretto.

Lavare i contenitori

Plastica sulla spiaggia

Potrebbe sembrare un gesto banale ma prima di gettare un contenitore di plastica è importante lavarlo accuratamente, in particole quelli utilizzati per la conservazione dei cibi. In questo modo vengono eliminate tracce di cibo e sporco, per consentire un riciclo ottimale e più rapido.

Verificare le etichette

Riciclo plastica

Prima di gettare un articolo è importante verificare l'etichetta, in particolare se la stessa è stata realizzata con un materiale differente ad esempio carta o cartone o contenere colle e resine. È fondamentale rimuoverla per tempo, magari durante la fase dedicata alla detersione.

Tappi, come comportarsi

Tappi

La necessità di contare su una chiusura ermetica e resistente impone l'impiego di tappi creati con materiale differente dal supporto, e che per questo vanno rimossi. Si possono riciclare realizzando lavoretti creativi, oppure possono essere consegnati ad associazioni e strutture di beneficenza per ricavarne un piccolo ingresso economico dalla vendita. In alternativa è possibile gettarli negli appositi centri di raccolta sparsi lungo il territorio.

Pressare i contenitori

Materiale pressato prima del recupero

Schiacciare i supporti di plastica, come ad esempio le bottiglie, facilita la fase successiva di raccolta e lavorazione. Per questo vanno pressati correttamente, facendogli perdere volume e compattandoli adeguatamente.

Tetrapack

Cestini per la differenziata

Un materiale molto presente all'interno delle case, solitamente impiegato per contenere liquidi come il latte, i succhi di frutta e altre bevande. Un packaging costituito da vari strati di polietilene, carta e alluminio fusi insieme, senza colle o altro. Lo smaltimento dello stesso cambia da zona a zona, ma le parti in plastica (come ad esempio cannucce, veline, dosatori e tappi) vanno rimosse e gettate nell'apposito contenitore. Il pack invece va smaltito seguendo le indicazioni dell'area di residenza.

Giocattoli

Giocattoli di plastica

Parte integrante dell'infanzia e dei momenti spenseriati, anche i giocattoli possono giungere alla fine del loro percorso, in particolare se si rompono. Molti sono realizzati con materiale plastico ma, a dispetto delle apparenze, vanno conferiti nell'apposito sacco dedicato al secco e all'indifferenziata. Se il formato è maxi invece andranno consegnati alle rispettive isole ecologiche. Anche se la soluzione migliore è quella di donarli, se ancora funzionanti e in buono stato, attivando una circolarità utile e sostenibile.

Cannucce, piatti, bicchieri e posate

Posate e cannucce di plastica

Nonostante la plastica sia stata da tempo sostituita con materiali più sostenibili ed ecocompatibili, sopravvivono ancora molti stock di cannucce, piatti e molto altro. Nonostante appaiano realizzati con lo stesso materiale, in realtà vanno trattati in modo differente in fase di smaltimento. Le cannucce e le posate vanno consegnate al sacco dell'indifferenziata, piatti e bicchieri vanno buttati nella plastica.

Lenti a contatto

Lenti a contatto e occhi

Utilissimi per gli occhi sono articoli realizzati con vari materiali, dal silicone alla glicerina, a molto altro. Per questo vanno gettati nel sacco dell'indifferenziata, mai nel WC o nel lavandino, mentre le parti della confezione divise in base al materiale.

Verificare i prodotti prima dello smaltimento

Spazzolini di plastica

Come anticipato una raccolta differenziata corretta si basa sul giusto smaltimento dei materiali, in particolare dei prodotti composti da più elementi. Un classico sono gli elettrodomestici che vanno fatti recuperare, o consegnati alle piattaforme ecologiche di zona. Ma anche le confezioni e le scatole che possono contemplare la presenza di più elementi, un esempio sono le medicine o i semplici pack per dolci. Prima di gettarli vanno analizzati, così da dividere ogni parte destinandola al giusto sacco per la raccolta differenziata.

Contenitori specifici

Borsa di tela

Sembra una banalità ma prima di buttare un prodotto in plastica è importante individuare la giusta destinazione, verificando anche che il contenitore prescelto sia quello giusto: un gesto importante per la salute di tutti e dell'ambiente. È importante inoltre impiegare meno plastica nel quotidiano.

Questo si può fare attraverso piccole scelte, come eliminare i prodotti usa e getta, utilizzare borse di tela al posto di quelle di plastica, evitare confezioni e pack al supermercato, utilizzare bottiglie termiche e contenitori di vetro o riutilizzabili.

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