
Un nuovo fondo per valorizzare ulteriormente il patrimonio immobiliare del Pat e un piano di rilancio con la riapertura di alcuni reparti per rendere il Trivulzio punto di riferimento della riabilitazione. Sono due i binari lungo cui corre l'azione del commissario Francesco Paolo Tronca, ex prefetto di Milano, che dopo un anno e mezzo dalla nomina, presenta il bilancio 2024. La Baggina ha quasi dimezzato il suo indebitamento totale, sceso nell'aprile 2025 a 67,7 milioni dai 123,2 del 2023. Merito del conferimento dei primi 8 immobili di pregio al fondo gestito da Invimit, quidi pubblico, che ha permesso di riqualificare gli edifici, poi affittati. Questa soluzione si differenzia dal passato perchè i «gioielli di famiglia» rimangono proprietà dell'ente, e valorizzati. A marzo si è aggiunto il palazzo di via Poma, «che ha già consentito iscrizione di altri 10 milioni di riserve a patrimonio netto». Il prossimo conferimento, previsto per giugno, dovrebbe permettere di azzerare il debito, consentendo di avviare la fase di investimento. Sul tema degli affitti l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolasoha annunciato linea dura: «Chi promuove affitti brevi non ha problemi di alloggio o di essere sfrattato, lì si fa del business. Non si serve quell'housing assistenziale e sociale al quale noi guardiamo. Tutti gli inquilini fragili avranno la tutela massima garantita».
All'interno del percorso di risanamento dei conti, si registra, ad oggi, anche l'abbattimento del 55% dell'indebitamento finanziario verso le banche. Resta ancora un indebitamento giornaliero complessivo di oltre 50mila euro: «Era di oltre 110 mila euro. In un anno lo abbiamo abbattuto in questo modo. Continueremo a lavorare in termini di ottimizzazione delle risorse e di razionalizzazione dei processi», ha precisato il commissario.
Con l'ulteriore proroga di un anno della gestione commissariale, misura annunciata da Bertolaso - «non potrei non insistere affinchè Francesco Paolo Tronca rimanga fino alla fine del mandato complessivo» - l'operazione di rilancio economico si potrà completare. «Potremo così chiudere l'operazione definitivamente - spiega Tronca - perché abbiamo immaginato un percorso di conferimento diviso per step, che dovrebbero essere esauriti entro il prossimo anno». Dopodichè si tornerà alla gestione ordinaria. Poi ci si concentrerà sui terreni. «Il Pat è uno dei più grandi proprietari terrieri di Italia», ha spiegato Tronca.
Sul fronte del rilancio della Baggina come polo di cura e riabilitazione specialistica sono stati potenziati i reparti, aumentati i letti e soprattutto ci si è concentrati sulla vocazione del Pat come polo della riabilitazione, centro per le malattie neurodegenerative e per le cure intermedie. «Siamo oggi a 1060 letti ma l'obiettivo è arrivare a 1.500 per aumentare l'offerta per una domanda che è sempre crescente» spiega Bertolaso. Così sono stati attivati 140 nuovi posti letto di riabilitazione e consolidati 125 posti di RSA dedicati specificamente al nucleo Alzheimer.
Rafforzata l'attività in regime di Day Hospital, con un aumento dei posti disponibili nella specialistica geriatrica.
Riaperti 3 reparti dedicati al setting di riabilitazione specialistica, per complessivi 75 letti (finanziati con 7 milioni) e 3 reparti dedicati alla riabilitazione specialistica e 2 reparti dedicati al setting di riabilitazione generale geriatrica (65 posti letto), finanziati con 3,7 milioni. Così lo scorso luglio è stato riaperto l'ambulatorio di riabilitazione semiresidenziale all'utenza esterna.