«America incapace e irresponsabile»

da Mosca

Vladimir Putin all’attacco degli Usa e dei loro leader: la crisi finanziaria che sta colpendo l’intero globo, ha detto ieri, «parte dagli Usa», e «la cosa più triste è che c’è una incapacità di prendere decisioni adeguate». Commentando la crisi finanziaria in una riunione del governo dedicata alle conseguenze in Russia del crollo dei mercati, il primo ministro russo non ha misurato le parole: «Non è solo l’irresponsabilità di persone concrete, ma l’irresponsabilità di un intero sistema, che per di più ha preteso una leadership mondiale. Non solo il sistema Usa non è in grado di garantire una leadership, ma neanche di prendere misure assolutamente necessarie per superare la crisi». Il premier si è comunque detto convinto che la vicenda «non influenzerà i piani di lungo termine dello sviluppo russo».
A lungo termine forse no, ma nel medio periodo le prospettive a Mosca non sono rosee: per il vicepresidente della Banca centrale Aleksei Uliukaev, «la situazione era prevedibile. La Banca russa aveva avvertito che la scelta era non fra bello e molto bello, ma fra cattivo e pessimo, e aveva inviato segnali». Secondo vari analisti, già oltre 135 miliardi di dollari sono stati riversati nel sistema bancario e a sostegno delle Borse, quasi un quarto delle riserve del paese. Ci si attende anche un calo degli investimenti esteri che si sperava potessero raggiungere a fine 2008 i 40 miliardi di dollari.


Ma nei primi otto mesi dell’anno, la cifra si è fermata poco oltre i 25 miliardi, e si teme un ulteriore decremento. Nei giorni più convulsi, le borse di Mosca hanno bruciato da 50 a 52 miliardi di dollari secondo le varie stime.

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