Da America Movil 2,6 miliardi per Kpn

Una volta erano gli europei ad andare alla conquista di colonie nei nuovi mondi. Ora, complice la crisi, le ex colonie sono partite alla conquista delle aziende del Vecchio continente.
L’ultima controffensiva viene dal Messico. Dall’ex colonia spagnola è infatti partito il miliardario Carlos Slim che, forte di un impero composto da 246 milioni di abbonati alla telefonia mobile in 18 paesi del Sud America, è sbarcato in Olanda per acquistare il 28% di Kpn (di cui già detiene il 4,8%), il piccolo ma efficiente gestore di telefonia fissa e mobile del Paese. L’offerta è di 8 euro in contanti per azione. E Slim dovrà acquistarne 330 milioni, pari a un controvalore di 2,64 miliardi di euro, per aumentare la sua partecipazione al 28%. La cifra, pur elevata, non preoccupa il colosso delle tlc dell’America latina, dove il mercato continua a crescere a ritmi molto sostenuti, tanto che sarà finanziata con mezzi propri. Kpn è certamente una buona società: opera infatti anche in Belgio, Germania, Francia e Spagna. I suoi ricavi sono pari a 13,2 miliardi di euro molto inferiori rispetto al fatturato di 39,2 miliardi di America Movil. Certo anche in Kpn i problemi non mancano. La dirigenza di Kpn è stata infatti fortemente criticata negli ultimi mesi dai soci e a dicembre è stata messa sotto inchiesta dall’Autorità delle comunicazioni del Paese. Per questo è probabile che i principali azionisti del gruppo, i tre fondi di investimento Usa, Capital World Investors, Capital Research Global Investors e Capital Income Builder, che insieme hanno il 29,7% della società, possano prendere in seria considerazione l’offerta.
L’operazione consentirà ad America Movil di avere una partecipazione significativa in una società con una posizione di rilievo nei mercati europei. L’auspicio della società messicana è di poter «sviluppare e costruire un rapporto duraturo con il management e gli azionisti di Kpn». Certo l’offerta non è particolarmente alta. Gli analisti di Rabobank infatti hanno spiegato che gli attuali multipli di Kpn non sono elevati. La banca però non ha intenzione di cambiare il rating (hold) e il target price (a 7,5 euro). Ieri però l’azione è schizzata di quasi il 20% allineandosi al prezzo dell’offerta. Secondo Jeffrey Vonk di Ing «il prezzo offerto da America Movil è giusto per una quota di minoranza», aggiungendo che per il controllo della società olandese sarebbero invece necessari 10 euro.
Non è comunque ancora chiaro se America Movil abbia intenzione di salire ancora nella partecipazione.

«L’offerta per Kpn - ha detto Luca Solca di Cheuvreux - non riflette un premio importante di valutazione per altre società di telecomunicazioni». Le aziende di tlc del Vecchio continente, la cui crescita è ormai pari a zero, sono dunque avvisate.

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