Gli analisti dicono: 3/3,3

da Milano

Qual è il giusto valore del concambio tra Banca Intesa e SanPaolo? I vertici delle due banche interessate e gli spagnoli del Santander, ormai è chiaro, hanno idee molto diverse in proposito. Gli advisor di Citigroup, tessitori dell’operazione, difendono da parte loro la quota scelta (3,115 azioni di Intesa per ogni titolo SanPaolo). Quanto agli analisti, nei report emessi a ridosso dei due consigli di amministrazione che hanno dato il via libera all’operazione, datati lunedì 28 agosto, si esprimono per valori che vanno da 3 a 3,30. I più prudenti sono Banca Leonardo (3/3,1), Intermonte (3,1), Rasbank (3/3,1). I più generosi con gli azionisti del Sanpaolo sono invece la banca d’affari francese Oddo (3,30) e Ubm (3,22). Segue Ubs a 3,17. Le motivazioni: secondo Leonardo il livello di 3/3,1 «è in linea con la media degli ultimi sei mesi (più 1,1%) come di solito accade nelle fusioni tra eguali». Rasbank scrive che «il concambio si colloca su un livello lievemente superiore del range ipotizzato». Oddo, al contrario, sottolinea che «l’operazione non offre alcun premio agli azionisti del Sanpaolo. Il prezzo è più basso di quanto anticipato».

Senza dare una cifra precisa la tedesca WestLb prende posizione: «Anche se il ceo del Santander, Saenz, non è soddisfatto, pensiamo che il livello del concambio sia equo. Probabilmente persino più favorevole agli azionisti del SanPaolo che a quelli di Intesa».

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