da Roma
Un atto unilaterale per lok alla fusione. Ieri lAnas ha consegnato ad Autostrade la lista delle clausole dettata dal ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro. Si tratta di obblighi da sottoscrivere prima dellassemblea straordinaria di fine mese. I paletti vanno dal versamento da parte di Autostrade di circa 2 miliardi di euro in un fondo vincolato agli investimenti alla dichiarazione che il governo ha il diritto di revocare la concessione nel caso in cui la fusione diventi operativa prima che il quinto atto aggiuntivo alla Convenzione del 1997 sia stato formalmente registrato. Gli impegni prevedono inoltre il rilascio di fideiussioni relative alle opere previste nel quarto atto aggiuntivo e non ancora realizzate, oltre a una serie di autorizzazioni rilevanti presenti in questo tipo di accordi concessori.
Autostrade ha fatto sapere che «presenterà nuove proposte» al nuovo tavolo con lAnas di venerdì prossimo. Latto unilaterale dovrebbe essere comunque sottoscritto prima dellassemblea del 30 giugno. Ma per il governo la presenza del costruttore iberico Acs nel capitale della nuova holding è un aspetto da non sottovalutare. «Non basta un atto convenzionale o un impegno scritto - ha ribadito Di Pietro -, il divieto è previsto da un decreto ministeriale del 1997, se lo si vuole modificare ci vuole unaltra deliberazione del Consiglio dei ministri». Questo tipo di sottolineatura non ha impedito a Di Pietro di rilevare che un nuovo decreto del governo che sblocchi limpasse potrebbe essere emanato se Autostrade decidesse «di addivenire alla nostra richiesta di rivisitazione completa del sistema delle concessioni».
Ieri a Piazza Affari Autostrade ha perso lo 0,7% a 21,69 euro.
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