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Ancelotti: «Brutta partita» Galliani: «Un mese nero»

da Milano

Carlo Ancelotti non fa drammi, ma riconosce il momento difficile: «Oggi si è visto un brutto Milan, non siamo riusciti ad esprimere le nostre qualità perché avevamo di fronte un buon Catania». Il Diavolo soffre in campionato e i giocatori cominciano a dare qualche segno di malumore: emblematico lo scambio di opinioni non proprio sereno fra Kakà e il suo mister a fine partita, durante il rientro negli spogliatoi. Sopracciglio arcuato e calma serafica, Carletto sorvola sull’episodio («Quello che ci siamo detti io e Ricardo sono affari nostri») e allontana i fantasmi della crisi: «L’ambiente è assolutamente tranquillo, gli eventuali chiarimenti li rimando a domattina, saremo tutti più lucidi e sereni». Tensioni o meno, i numeri parlano chiaro: 7 punti in classifica e altrettanti di ritardo dall’Inter dopo appena sei giornate. «Purtroppo in campionato incontriamo squadre molto chiuse, che ci mettono in difficoltà lasciando poco spazio alle nostre punte – spiega Ancelotti -. Difese come quella del Catania vanno aggirate con i cross dalle fasce, ma questo tipo di gioco richiede una squadra più fisica, soprattutto davanti: noi giochiamo palla a terra e in velocità, abbiamo altre caratteristiche, dobbiamo lavorare per sfruttarle al meglio, contro tutte le formazioni che affrontiamo». Quando c’è il Milan di mezzo, gli arbitri sono sempre protagonisti: Gervasoni apre il suo pomeriggio con un gol annullato a Inzaghi per il presunto fallo di mano di Kaladze («ha dei problemi muscolari, sicuramente a Glasgow non ci sarà», spiega Carletto), e lo chiude con un’altra mano, quella del rossoblù Edusei che vale il rigore del pareggio di Kakà. Ma Ancelotti precisa: «A differenza di Palermo, l’arbitro stavolta non è stato decisivo: sono entrambi falli discutibili, difficili da stabilire con certezza, comunque non hanno influito sul risultato».
No comment sull’argomento («degli arbitri non parlo, in questi sette giorni sono stato bacchettato») da parte di Adriano Galliani, che va subito al sodo: «Crisi Milan? Non so se il momento attuale si possa definire in questo modo – dice l’amministratore delegato –, ma so che settembre è stato il nostro mese nero: 4 punti in 5 partite registrano un andamento che non è da Milan, la classifica non rispecchia la qualità della rosa di cui disponiamo. Non è stata una bella prestazione, ma la vita continua... Adesso dobbiamo concentrarci su Glasgow: contro il Celtic dovremo giocare una gara diversa».
Tutta altra aria quella che si respira in casa Catania, dove mister Atzori quasi strabuzza gli occhi dall’incredulità: «Abbiamo giocato con grande personalità, siamo riusciti a mettere in difficoltà una signora squadra come il Milan; dopo il pareggio siamo stati bravi a tener testa al loro ritorno. Mi complimento con i miei ragazzi». Un Catania che aveva mostrato delle buone qualità anche quindici giorni fa, contro l’Inter.

Allora era andata diversamente, ma Atzori non vede grandi differenze fra le due milanesi: «I nerazzurri stanno attraversando un buon momento, al Milan, per adesso, gira tutto male».

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