da Milano
Ad agosto, data tradizionale del trofeo Luigi Berlusconi (edizione numero 16, sponsor Polymer cup), Juventus e Milan erano in altre faccende affaccendate. Perciò il rinvio strategico della sfida simbolo di unera al giorno dedicato alla Befana, ripresa ufficiale dellattività calcistica italiana ferma per tre settimane di fila (il campionato ritorna tra il 13 e 14 gennaio). Molte cose sono cambiate lungo le pendici dello scandalo (la Juve è finita in B, il Milan è partito da meno 8), molti personaggi (Giraudo e Moggi per squalifica, Capello scappato a Madrid) sono spariti dal mondo Juve, alcuni rapporti sono finiti in frantumi. Ma il trofeo Luigi Berlusconi è riuscito a resistere. E non solo perché ha lappeal di un ricco contratto televisivo (con Sky, 1 milione di euro a testa). «Sono curioso di vedere come reagiranno i nostri giovani talenti nella suggestiva cornice di San Siro e dinanzi a un rivale di gran nome» fa sapere il presidente Giovanni Cobolli Gigli, anche lui al debutto.
Deschamps, per loccasione, ritaglia alla Juve uno schieramento di marcato stampo offensivo senza perdere di vista la realtà («noi dobbiamo pensare alla serie B») mentre Ancelotti, con lo schieramento solito, si preoccupa più delloperazione recupero (restano a Malta per proseguire nella preparazione Dida, Kakà, Ambrosini, Favalli e Kaladze) che del presente spalancando la panchina a molti primavera. Scolpiti per il 2007 gli obiettivi: «Il quarto posto in campionato mi sembra più vicino di una finale di Champions league, che al momento appare come un sogno impossibile».
Dinanzi alla Juve (che potrebbe rinforzarsi subito con largentino Mascherano), capitan Paolo Maldini ricorda una vecchia storia di mercato («Boniperti mi raccontò che stavano per acquistarmi prima che arrivasse Berlusconi»). Prevendita discreta, trentamila i biglietti venduti.
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