
Anche gli artigiani gelatai abbandonano il centro di Milano. Anzi, lo hanno già fatto. Ne sono rimasti solo due a sfidare il caro-affitti e spese inarrivabili per i più. Lo sottolinea l'Unione artigiani in una nota dove comunica invece come il l'attività dei gelatai sia in crescita in città (non nel centro) con ben 203 imprese tra gelaterie e pasticcerie, il due per cento rispetto al 2024. "La qualità - spiegano - porta utili e un lavoro più destagionalizzato ma che richiede sempre più preparazione e spalle grosse". Il segnale? "Sono stati "espulsi" dal centro storico i piccoli artigiani del settore: ne sono rimasti due. E prevalgono invece società di persone e capitali - pur sempre a matrice artigiana - maggiormente in grado di garantire un'offerta sopra la media o comunque pagare affitti e spese altrimenti inarrivabili". Il quadrante nord-est del capoluogo è quello più "golosone": qui operano 54 imprese, un'attività su 4 del comparto in città. "Ogni attività del settore ha una media di due-tre addetti specializzati alla produzione che ogni anno devono aggiornarsi e ideare nuovi gusti, magari aiutandosi con l'intelligenza artificiale. Registriamo ovviamente un picco nelle assunzioni d'estate per le gelaterie e durante le feste per le pasticcerie" commenta Marco Accornero, Segretario di Unione Artigiani. Il mestiere del gelataio come quello del pasticcere rimane in gran parte maschile ma questo dato sembra solo italiano. "A Milano infatti le donne alla guida dei laboratori sono appena 26, praticamente il 13% del totale ma 8 di queste sono straniere su una presenza complessiva non italiana di 21", conclude. Per riconoscere se un gelato è davvero artigianale, ecco gli 8 consigli dell'Unione artigiani. Primo, il colore deve essere tenue mai acceso per riflettere fedelmente l'ingrediente principale.
Poi non si gonfia nella vaschetta e mantiene una superficie liscia, la temperatura è un po' più alta ed è molto cremoso. Quindi attenzione alla presenza di ghiacci sospetti. Si scioglie in fretta perché non ha grassi idrogenati o addensanti eccessivi e risulta più digeribile per l'assenza di additivi chimici.