Anche in Fiera il sistema «Inteligens» che accende le luci e taglia la bolletta

Il prodotto riduce la tensione e allunga la vita delle lampade

Giovanni Buzzatti

Il prodotto è grande quanto una scatola da scarpe. Viene inserito negli impianti elettrici esistenti ed è in grado, spiega chi lo produce, di ridurre i consumi di energia fino al 30 per cento e di allungare del 50 la vita della lampade. Già funziona nelle linee del metrò, nei parcheggi dell’aeroporto di Malpensa e lo si sta sperimentando alla nuova Fiera. Presto sarà messa a punto una versione «domestica», che dovrebbe consentire a case e condomìni di tagliare le bollette.
A produrre il sistema è la Lyte & Lyte, una ditta di Nova Milanese. Si tratta di un trasformatore intelligente («Inteligens») perché, spiega Carmine Manzi, amministratore delegato della società, trasferisce le informazioni al computer: «I clienti sanno in ogni momento quanto stanno risparmiando». Il sistema fa funzionare le lampade a una tensione più bassa del normale, la luminosità resta buona e si «brucia» meno energia. La loro «vita» diventa più regolare e sono protette da improvvisi aumenti di tensione della rete. «Questo significa meno guasti, minori costi di manutenzione e meno materiale da smaltire, con vantaggi per portafoglio e ambiente».
Il sistema varia a seconda dell’impianto. Quello per un supermercato può costare 30-40mila euro, per uno stabilimento ne servono 100mila, un ospedale deve investire dai 100mila ai 600mila euro. «Dal 2005 è possibile noleggiare il sistema - spiega l’amministratore delegato -. Il cliente non mette un euro, siamo noi a fare l’investimento e in cambio chiediamo a chi lo ordina di darci metà di quanto risparmia, una sorta di canone. Il cliente non rischia, deve solo legarsi a noi con un contratto di 8-12 anni». Secondo la ditta, questo convincerà molte amministrazioni pubbliche a sperimentare il sistema. «In tempi di tagli al bilancio, i sindaci potranno risparmiare - racconta Manzi -. Come è stato accolto? Se un Comune riduce i consumi e rompe meno lampadine qualcuno non sarà contento, le resistenze ci sono ovunque. Ma bisogna guardare più in là. In altre regioni abbiamo stretto accordi con le municipalizzate dell’energia: il mercato è libero, per conquistare i clienti offrono il nostro sistema. Con un ente pubblico lombardo stiamo sperimentando il sistema domestico».
Ci stanno lavorando i 13 ingegneri del centro ricerche di Nova Milanese. Hanno tutti meno di 35 anni, tra loro ci sono un sudafricano e un norvegese.

«Ne inseriremo altri quattro nel 2006, abbiamo nuovi clienti in Australia, Emirati Arabi e Norvegia - conclude Manzi -. Per noi la ricerca è tutto. Speriamo che in futuro venga aiutato di più chi, come noi, ha scelto di tenere in Italia il “cervello” dell’impresa».

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