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Anche i costumi della Scala esposti al Museo delle griffe

Se ne è parlato e discusso, è stato criticato e difeso, dichiarato inutile e indispensabile. Prima ancora che vedesse la luce. Ora l’assessore alla cultura di Palazzo Marino ha deciso di prendere in mano la situazione e di spingere sull’acceleratore. Il museo della moda si farà. Eccome, e sarà pronto per il 2010. Ancora top secret la sede «che non sarà certamente al Castello». Del palazzo si sa solo che è di proprietà comunale e che si trova in centro. Bassa la previsione di spesa, ancora da stabilire se sarà disposto su due piani o su uno solo. Finazzer Flory però ha le idee chiare sul contenuto: «Userò i pezzi che appartengono all’Archivio della Collezione Tessile del Castello». Non solo, l’assessore conta anche su alcune donazione di vestiti e costumi appartenenti ad alcune maison. Ma la vera e grande novità è la partecipazione della Scala: «Vorrei inserire nel percorso espositivo - spiega Finazzer - i costumi usati nelle opere liriche, quelli che hanno fatto la storia». Si raggiungerebbe così il duplice obiettivo di arricchire la collezione e di valorizzare la sartoria interna del Piermarini.


Per quanto riguarda il percorso espositivo l’assessore Finazzer pensa a Londra, in particolare alla galleria «Fashion, Jewellery and accessories» del Victoria & Albert Museum. I pezzi, quindi, saranno esposti in vetrina secondo un ordine cronologico. Non solo tradizione, però, se nel museo nelle intenzioni di Palazzo Marino ampio spazio sarà dedicato anche alla moda contemporanea.
MBr

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