Anche la sinistra boccia il piano sanitario che piace solo a Burlando e Montaldo

Il consiglio comunale di Imperia, ha sottoscritto all’unanimità, con l’accordo dei gruppi di destra e di sinistra, un documento che dice «No» alla decisione, contenuta nel piano di riorganizzazione ospedaliera della Regione Liguria, di accorpare il reparto di Ostetricia e Ginecologia di Imperia a quello di Sanremo, anche per motivi di risparmio economico. Il documento è stato sottoscritto dal Presidente della Commissione Sanità del Comune di Imperia, Giuseppe Lanteri e dai capigruppi dei seguenti partiti: Pdl, Lega Nord, Pd, Udc, Idv, Rc, Sinistra per Imperia, Lista civica con Imperia. «La Commissione sanità di questo Comune - è scritto nel documento - ritiene in modo unanime che, senza aver preventivamente realizzato adeguata viabilità e sino al completamento delle nuove strutture sanitarie previste, debbano essere mantenuti e potenziati, con tutte le specialità sanitarie ad oggi presenti, gli attuali presidi ospedalieri sul territorio, come del resto previsto dall’accordo originario, senza creare accorpamenti o mutazioni poco funzionali e penalizzanti per la città di Imperia e, più in generale, per tutto il nostro Comprensorio».

Prosegue il documento: «Si prende atto delle mutate condizioni economiche generali, che impediscono espansioni, pur necessarie, di servizi, e per questo si chiede che venga riconosciuto e certificato, e che venga assegnata, come giusto premio, la quota capitaria in linea con le altre Asl della Liguria». Per questo anche la sinistra chiede al sindaco di Imperia di intervenire per fermare Burlando e compagni.

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