Anche «uomini sandwich» nell’estate dei musei aperti

Ci sono tanti modi per far conoscere i musei e portarvi pubblico, soprattutto in tempi di crisi e nei periodi «morti», come quello dell’estate cittadina appena iniziata. A Marina Pugliese, direttrice del Museo del Novecento, è venuta in mente un’idea assolutamente inedita, quantomeno nel mondo della cultura. Da giovedì «uomini sandwich», vestiti con grandi grembiuli colorati, gireranno per piazza Duomo invitando milanesi e turisti un po’ disorientati a visitare l’Arengario. Gli originali «buttadentro» distribuiranno depliant informativi in tutte le lingue - arabo e cinese compresi - e sui loro costumi campeggerà la scritta «Estate a Milano, la cultura non va in vacanza». Un’idea a costo zero - sottolinea la Pugliese - realizzata con la stilista Colomba Leddi e il designer Maurizio Pitis. «Il motto sarà: investi cinque euro su te stesso - dice la Pugliese - e soltanto cinque, visto che le mostre temporanee saranno gratuite per tutta l’estate, così come il museo per il pubblico under 25».
Già, l’estate. Per chi resta in città musei e gallerie civiche resteranno aperte tutto agosto e dunque potrebbe essere l’occasione buona per rivedersi qualche collezione o le mostre da poco inaugurate o in corso fino all’autunno.
Arte Povera in Russia
Si intitola «Materia Prima» l’esposizione in corso al Pac di via Palestro che propone le opere e i progetti di 26 artisti di fama internazionale, da Aleksandr Brodsky a Leonid Sokov. La mostra, che vede esposte 116 opere realizzate con materie prime (legno, carbone, ferro e petrolio), rappresenta l’opportunità per conoscere un’inedita corrente di artisti russi dagli anni ’90 al 2010 e, nell'intento dell'Associazione Italia-Russia, per avvicinare ulteriormente i due Paesi.
Tutti «Fuori»
Nello spazio espositivo al piano terra del Museo del Novecento una breve ma intensissima rassegna sul tema di «Arte e spazio urbano 1968 - 1976» fa luce su un periodo cruciale della storia dell'arte pubblica in Italia, tra il 1968 e il 1976, ovvero gli interventi realizzati dagli artisti all'aperto nella città, negli spazi non museali, con l'obiettivo di coinvolgere la cittadinanza attraverso performance, animazioni, installazioni, sculture.
Da Kandiskij a Warhol
Alla Sala del Tesoro della Biblioteca Trivulziana, ecco un’interessante selezione di libri e cartelle d'artista (dal 1896 ai nostri giorni), che documenta le opere di fondamentali movimenti, correnti e artisti del Novecento. Si tratta di 69 opere di pregio e rarità ascrivibili ad artisti quali Kandinskij, Depero, Soffici, De Chirico ed altri straordinari autori del secolo scorso.
Anish Kapoor
Continua fino a ottobre e fino a gennaio la doppia personale del grande artista angloindiano Anish Kapoor. Di grande impatto l’opera site specific installata nella cattedrale della Fabbrica del Vapore in via Provcaccini intitolata «Dirty Corner»: un volume in acciaio lungo 60 metri e alto 8, all'interno del quale i visitatori possono entrare, viene progressivamente coperta da una gigantesca montagna di terra rossa. In contemporanea, altri progetti firmati Kapoor sono esposti alla Rotonda della Besana.
Giovanni Frangi
Al Museo Diocesano la mostra di un grande pittore di casa nostra, Giovanni Frangi, intitolata «La règle du jeu. Atto secondo.

Dieci giardini», che rappresenta un'ideale evoluzione delle due esposizioni precedentemente tenutesi al Mart di Rovereto (Giardini pubblici) e al Teatro India di Roma (La règle du jeu). La mostra propone una serie di opere di grandi dimensioni, di cui quattro tele inedite rispetto al progetto espositivo romano.

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