Giorgio Caprotti
Milano è la grande città laboriosa cui ci si affeziona, con un amore tenero istintivo riconoscente. Non è un amante vistosa ed erompente come Roma o Firenze, con cui ci si diverte agli occhi di tutti ma è come una moglie discreta con le virtù che conosci solo tu. Le vai scoprendo via via e più se ne scoprono più ci si affeziona. E sono qualità rare convincenti e avvincenti che legano teneramente con un affetto sempre presente.
Questo era anche il parere di Indro Montanelli, nei discorsi della pacata amicizia che ci legava, quando mi diceva, lasciandomi in un certo imbarazzo: «Chiamami Indro».
«Andà a stondéra» per vie e vicoli sconosciuti
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