È buona l’idea di ripartire da Angelino Alfano come segretario del Pdl. Pensavo a lui quando suggerivo in un cucù dopo il voto un salto generazionale e quando parlavo appunto di segretario e non di coordinatore. È giusto dare un segnale immediato subito dopo la sconfitta elettorale, è opportuno riparlare di primarie per l'avvenire e riaprire a Casini, senza squagliarsi in una specie di pappa democristiana; puntare su un quarantenne per fronteggiare i sessantenni rivali (Bersani, D’Alema, Di Pietro, Pisapia, Fassino) e lanciare un uomo del sud, che non ha il tono pigro e piagnone dei meridionali questuanti. Il partito non ha funzionato, e solo su quel punto Fini - non lo dico solo ora - andava ascoltato.
I triumvirati non funzionano a prescindere dai triumviri, perché solitamente hanno due sbocchi: o litigano tra loro e si eliminano a vicenda, o si annullano reciprocamente in una grigia coabitazione, lasciando di fatto un buco al centro e la guida vacante. Così è stato. Il Pdl più che dividersi in quote di leadership, deve dare visibilità alle diverse sensibilità di cui è composto. Da tempo il Pdl ha ristretto la sua offerta politica: la motivazione di destra, la motivazione cattolica, la motivazione liberale sono scomparse rispetto alla personalizzazione della battaglia.
Si risveglino le sue sorgenti di vita. L'Italia può essere bipolare, ma non è bipartitica. Di Alfano sappiamo poco come leader politico. Sappiamo che è stato, compatibilmente con la situazione, un buon ministro della Giustizia e i suoi pubblici interventi sono apparsi puntuali, mai sopra o sotto le righe. Non è stato focoso come alcuni suoi colleghi e nemmeno acqua fresca come cert’altri.
Angelino è troppo giovane per saperlo, ma somiglia a Bunny Coniglio dal fiero cipiglio, un cartoon degli anni sessanta su un coniglio lesto, sveglio e fortunato che scampava agli agguati. Ha lo stesso sguardo e gli stessi incisivi.
Qualcuno dirà che il prestigiatore Silvian ha tirato fuori il coniglio dal cilindro; ma non è illusionismo. È stata una buona scelta, fatta con ponderato tempismo. Ma la designazione di Alfano non chiude i conti, semmai li avvia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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