Gli antagonisti del Lambretta tra gli arresti della guerriglia

Sardone (Lega): "I violenti sono del centro sociale regolarizzato dal Comune senza bando pubblico"

Gli antagonisti del Lambretta tra gli arresti della guerriglia
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Il giorno dopo la guerriglia urbana in stazione Centrale e la cinquantina di feriti tra le forze dell'ordine al termine del corteo pro Gaza, sono cinque gli arrestati, tra cui due minorenni. Con il capogruppo della Lega Alessandro Verri che chiede al Comune di "invitare a Palazzo Marino gli agenti coinvolti per riconoscere il loro valore e rendere loro onore". I manifestanti violenti hanno tentato di forzare gli ingressi della stazione, lanciando oggetti, fumogeni e bottiglie contro polizia e carabinieri; distruggendo vetrate e arredi urbani. "Questi - ha sottolineato ieri Verri che con i Giovani della Lega ha fatto un sopralluogo in Centrale - non sono episodi di protesta civile, ma veri e propri atti di delinquenza organizzata che nulla hanno a che vedere con la libertà di manifestare. Chi devasta la città e aggredisce chi la difende non è un manifestante, ma un criminale". Rivolge quindi un appello al sindaco affinché sia "riconosciuto pubblicamente il valore delle forze dell'ordine che hanno difeso Milano". Una delegazione di Fratelli d'Italia con gli assessori regionali Romano La Russa, Barbara Mazzali e Franco Lucente ha portato la solidarietà al questore Bruno Megale. "I centri sociali hanno dimostrato per l'ennesima volta la loro indole violenta e il loro odio nei confronti delle forze dell'ordine ai quali va la nostra più sincera e sentita solidarietà - hanno sottolineato - Auspichiamo che i responsabili siano puniti duramente, quanto è accaduto ci preoccupa anche in vista delle future manifestazioni di piazza".

Sugli scontri a Milano ieri c'è stata bagarre in consiglio regionale. FdI ha presentato una mozione che chiede la condanna della violenza, la solidarietà alle forze dell'ordine ma anche l'adozione di "provvedimenti restrittivi" come il Daspo per i responsabili. Gli animi si sono scaldati, la seduta è stata sospesa per un quarto d'ora. "Manifestare è lecito, ma è intollerabile che ci siano frange violente come quelle che hanno messo in atto questa guerriglia urbana" ha attaccato il capogruppo FdI Christian Garavaglia. Anche per il leghista Alessandro Corbetta quanto successo "è vergognoso, i professionisti del disordine sono scesi in piazza con la scusa della Palestina. Dispiace che il Pd banalizzi quello che è successo". Il capogruppo Pd Pierfrancesco Majorino ha replicato invece che "siamo di fronte a un tentativo osceno della destra di criminalizzare centinaia di migliaia di ragazzi scesi in piazza contro il genocidio. Abbiamo assistito a violenze inaccettabili che abbiamo subito condannato, mentre non ho sentito una parola del governo per impedire la strage di Gaza".

La vicesegretaria nazionale e consigliera comunale della Lega Silvia Sardone sottolinea che "stando a quanto emerge in queste ore, tra gli arrestati per i disordini ci sarebbero militanti del centro sociale Lambretta, da poco regolarizzato dal Comune senza alcun bando pubblico. Una vergogna già in sé, ma ora la questione si fa ancora più grave, viste le responsabilità che stanno emergendo.

Si parla di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento. Violenze inaccettabili che da sinistra non possono più essere coperte. Sala sfratti il Lambretta da via Rizzoli e assegni l'immobile a una delle tante associazioni perbene del quartiere".

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