Un’antenna difettosa tradì Osama l’11 settembre

Il leader di Al-Qaida Osama Bin Laden «aveva chiesto di montare un’antenna satellitare» nel suo nascondiglio di Kandahar, nell’Afghanistan meridionale, «per seguire in diretta l’esito degli attentati» dell’11 settembre contro le Torri Gemelle di New York. Lo ha rivelato l’ex guardia del corpo del leader carismatico di Al-Qaida, Nasser al-Bahri, citato dal quotidiano britannico Telegraph che riporta alcuni passaggi del suo libro «All’ombra di Bin Laden», scritto in collaborazione con il giornalista francese Georges Malbrunot.
Al-Bahri, che oggi si è pentito e si batte contro il fanatismo religioso, spiega che il progetto di Bin Laden di seguire in tv la strage fallì per l’assenza di segnale tra le montagne afghane. Nel suo libro, l’ex fedelissimo di Al-Qaida rivela, inoltre, che a suo parere Bin Laden è ancora vivo e probabilmente si nasconde in Waziristan, il distretto pakistano al confine con l’Afghanistan, storica roccaforte dei talebani.


In ogni caso, secondo il tabloid britannico The Sun, il principe del Terrore, o con molta probabilità qualcuno che a lui si ispira, ha aperto una pagina Facebook dalla quale condivide con i suoi amici video e discorsi. Il profilo online del terrorista, sul quale pende una taglia di 16 milioni di sterline, è intitolato «Il leader dei Mujahedin, Osama Bin Laden»: è stato aperto meno di un mese fa e conta già più di 1.000 amici.

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