Antisemitismo, Napolitano: "Il germe è nell'intolleranza"

La politica si unisce per commemorare le vittime della Shoah nella Giornata della Memoria, Berlusconi: "Negli anfratti dell’ignoranza cova ancora un odio cieco contro gli ebrei". Bersani: "Bisogna sempre vigilare"

Antisemitismo, Napolitano: 
"Il germe è nell'intolleranza"

Roma -  Tutto il mondo politico si unisce per la commemorazione delle vittime della Shoah. Di fronte ad ogni manifestazione del genere, ha messo in guardia il Capo dello Stato nel corso di una cerimonia che s è tenuta al Quirinale questa mattina, ci vogliono "pronte reazioni, ovunque questo germe si manifesti ed in qualsiasi forma". Non basta, infatti, vivere in retti da "dichiarazioni di principi democratici". "I principi", ha ribadito Napolitano, "devono farsi vivere, debbono sempre richiamarsi perchè siano pienamente rispettati". A riguardo Napolitano ha anche voluto ricordare l’impegno "che non si può mai apprezzare abbastanza" del ministero dell’Istruzione per "lo studio e l’approfondimento della mostruosa vicenda della Shoah". Questo perchè "conta sapere e ricordare non solo cosa accadde, ma come ci si arrivò".

Berlusconi: "Tenere alta la guardia" "Noi tutti sappiamo che nei confronti del razzismo e in particolare dell’antisemitismo non si può abbassare la guardia. Negli anfratti dell’ignoranza cova ancora un odio cieco contro gli ebrei". È un passaggio del messaggio del premier Silvio Berlusconi in occasione della Giornata della Memoria. Undici anni fa - scrive il premier nella nota diffusa da palazzo Chigi -, il Parlamento ha istituito in Italia la Giornata della Memoria. Da allora, il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, ricordiamo solennemente ’lo sterminio del popolo ebraico (la Shoah), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati".

Bersani: "Vigilare per non dimenticare" "Senza memoria non c’è futuro. Senza il ricordo e lo studio degli orrori di cui l’umanità si è macchiata rischieremmo tutti di rivivere momenti terribili della nostra storia. Per questa ragione la memoria della Shoah dovrà rimanere per sempre come monito per tutti affinchè mai più sia raggiunto quell’abisso". Così Pier Luigi Bersani, segretario del Partito Democratico. "Il nostro dovere -aggiunge- è di tramandare, soprattutto alle nuove generazioni, la storia tragica della Shoah per non dimenticare e perchè ciò che è stato ancora oggi interroga le nostre coscienze. Non dimenticare l’abisso per non dimenticare che odio e pregiudizio sono le cause che l’hanno determinato".

"Per questa ragione -rimarca il leader del Pd- chi è chiamato, nella politica come nella società, ad assolvere una responsabilità deve sentire su di sè l’impegno morale a non alimentare mai questi sentimenti; deve sentire l’urgenza morale di unire e non di dividere, di aiutare la comprensione reciproca".

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