Antonina De Angelis

Abruzzese, nacque nel 1880 a San Gregorio, dalle parti di L’Aquila. Prima di otto figli di umili contadini, imparò solo a leggere e scrivere perché in casa e nei campi c’era bisogno di lei. Contro il parere dei suoi, nel 1904 entrò nelle Figlie di Nostra Signora della Misericordia di Savona col nome di suor Maria Ludovica. Destinata alla missione in Argentina, nel 1907 sbarcò a Buenos Aires. Nel 1908 era a lavorare come cuoca nell’ospedale pediatrico di La Plata. Consisteva in due stanze di legno e un recinto ma suor Maria Ludovica fece del suo meglio fino a diventarne l’amministratrice. Lei, che non aveva fatto neanche le elementari, dovette occuparsi di tutto, dalla provvista di strumenti chirurgici alla farmacia, ai laboratori. Ma, grazie a lei, quel piccolo pronto soccorso divenne un grande ospedale infantile, con tecnologia d’avanguardia. La De Angelis non si fermò lì ma fondò anche un sanatorio a Punta Magotes per bambini tubercolotici o afflitti da problemi respiratori. Non solo. Si prese cura anche dei piccoli orfani e di quelli abbandonati. A City Bell creò una cappella che fece intitolare al Sacro Cuore. Nel 1935 si ammalò ai reni e dovettero togliergliene uno. Dal quel momento la sua salute non fu più la stessa. Ipertensione, frequenti edemi polmonari, insonnia.

Di notte, non riuscendo a dormire, cuciva paramenti liturgici o faceva il giro delle camerate per assicurarsi che i bambini stessero bene. Arrivò anche un tumore addominale che nel 1962 se la portò via. Il suo ospedale oggi porta il suo nome. La sua tomba sta nella cattedrale di La Plata.

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