Anziane sole nel mirino Tre truffe in mattinata

Tra le scuse: «Sono un amico del figlio, devo dargli un pc»

Tre vecchiette sono state raggirate ieri nel giro di una mattinata. E anche questa volta, complice l’età delle vittime, i malfattori l’hanno fatta franca.
Si comincia poco prima delle 10 in via Birago dove una donna di 78 anni è stata avvicinata in strada da un italiano che si è presentato come amico del figlio al quale doveva consegnare un personal computer. L’anziana l’ha fatto salire in casa senza difficoltà e ha consegnato 300 euro al bandito, che si è poi dileguato. Solo più tardi la vittima si è accorta del raggiro.
Verso le 13 Serena, 82 anni, viene fermata in piazzale Loreto da una coppia in auto, mentre usciva dall’ufficio postale. La donna l’ha salutata cordialmente, presentandosi come infermiera del San Raffaele, dove il marito era stato ricoverato qualche tempo fa, quindi le hanno offerto un passaggio fino a casa. La signora li ha poi fatti salire nella sua abitazione in via Padova 5, e qui i banditi le hanno raccontato di avere hanno i lavori in casa, di non sapere dove custodire i loro gioielli e le hanno chiesto di tenerli nella sua cassaforte. L’anziana ha aperto il forziere dal quale sono poi spariti un orologio d’oro e 35mila euro in buoni, subito bloccati.


Quasi contemporaneamente un italiano ha suonato alla porta di Rina, anche lei 82 anni, in via Ca’ Granda, spacciandosi per un vigile che doveva controllare lo smaltimento rifiuti e il pagamento delle bollette. La donna lo ha fatto entrare e lui ha fatto entrare un complice che, dopo aver rovistato in giro, ha trovato solo un orologio di scarso valore.

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