Gli spot pro anziani della giunta comunale si ripetono a periodicità ossessiva ad ogni inizio destate. Immancabili il solito vademecum per i pensionati «a rischio» afa e la presentazione di raffiche di iniziative di assistenza a favore delle persone sole e malate. Insomma tutto il corredo di buonismo per i «poveri vecchietti». Tutta questa campagna promozional-amministrativa crolla davanti a casi come quello che Eugenio Bosi ha raccontato al giornale. «Io - ha detto - ho 88 anni, sono vedovo e vivo da solo, sono cardiopatico e ho una brutta forma di artrite che mi fa camminare con grande difficoltà. Tuttavia non vorrei essere messo da parte come un rifiuto umano. Una brutta sensazione che è mi è cresciuta dentro quando, pochi giorni fa, ho saputo che potrei essere lasciato solo proprio in agosto, quando la solitudine e i miei acciacchi si fanno sentire di più».
Bosi, infatti, ha riferito di essere seguito da «due angeli sociali», unoperatrice della Regione che lo va a trovare il martedì e mercoledì, dalle 9 alle 10, e unaddetta del Comune che, ogni giovedì, per due ore, gli tiene compagnia. (...)Anziani Gli «angeli» chiudono per ferie
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